venerdì 4 settembre 2015
​La denuncia del responsabile siriano delle Antichità: «Hanno fatto esplodere le più belle».
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Lo Stato islamico (Is) ha fatto saltare in aria tre celebri torri funerarie a Palmira, nel deserto della Siria. Lo ha annunciato Mammoun Abdelkarim, capo dell'autorità siriana che sovrintende ai beni dell'Antichità. "La notizia è stata confermata da testimonianze ricevute nell'ultima settimana e dalle immagini riprese dal satellite e diffuse dall'Università di Boston", ha detto Abdelkarim. "Hanno fatto esplodere tre torri funerarie, quelle che erano meglio conservate, le più belle", ha denunciato. Il sito archeologico di Palmira (Tadmor) è finito nelle mani dell'Is lo scorso 20 maggio. Secondo gli esperti, le "tombe a torre" fatte esplodere dai jihadisti - quelle di Giambilico, Elahbel e Kithot, erette tra il 44 e il 104 d.C. - erano tra quelle di maggiore pregio. Nel sito i jihadisti hanno distrutto anche il tempio dedicato a Bel, risalente agli anni tra il 32 e il 38 d.C., e il tempio di Baalshamin. Secondo il direttore delle Antichità siriane, l'Is avrebbe fatto esplodere le tre "tombe a torre" una decina di giorni fa, prima di distruggere il tempio di Bel.
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