lunedì 25 marzo 2024
Il candidato governativo Amadou Ba si è arreso, dopo aver sperato nel ballottaggio, e ha concesso la vittoria al leader anti-sistema
I sostenitori di Faye esultano a Dakar

I sostenitori di Faye esultano a Dakar - Reuters

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Svolta a sinistra il Senegal, nelle elezioni più tormentate della sua breve storia dall’indipendenza, e si conferma un’isola di stabilità e democrazia in Africa occidentale. Sotto gli occhi degli osservatori dell'Unione Africana, della Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale (Cedeao-Ecowas) e dell'Unione Europea, domenica i senegalesi si sono recati in massa alle urne per scegliere il prossimo presidente. Programmate inizialmente per il 25 febbraio, le elezioni erano state rinviate a dicembre per volontà del presidente uscente Macky Sall. Dopo che l’opposizione aveva gridato al colpo di Stato, tra gli arresti e le intimidazioni, la sentenza del Consiglio costituzionale aveva riportato l’ordine annullando il rinvio e disponendo che il voto si svolgesse al più presto. A sfidarsi, 17 candidati.

Ma essenzialmente due: il governativo Amadou Ba, primo ministro uscente, e il candidato antisistema Bassirou Diomaye Faye. E la vittoria è andata, a sorpresa, all’esponente dell’opposizione con il 53,7%. Mentre lo scrutinio era ancora in corso, Amadou Ba (che si è fermato al 36,2) si è congratulato con il rivale. Vittoria al primo turno, senza bisogno di andare al ballottaggio, anche se per i risultati ufficiali bisognerà aspettare ancora qualche giorno.
Diomaye Faye, 43 anni, ha votato nel suo villaggio di Ndiaganiao, nell'ovest del Paese. Promette una «rottura» e un panafricanismo di sinistra. Centinaia di sostenitori di suoi sostenitori hanno festeggiato al suono del tam-tam nella sede elettorale a Dakar, mentre per le vie della capitale sfilavano i cortei di giovani in moto a suon di clacson.
Va ricordato che il Senegal mantiene forti relazioni con l'Occidente, in un momento in cui la Russia rafforza le sue posizioni nei Paesi confinanti. Nel giugno del 2023, e prima ancora nel marzo 2021, si era temuto per la stabilità del Senegal quando ci furono disordini che causarono decine di morti e centinaia di arresti.
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