martedì 3 ottobre 2023
La misura è stata decisa per contrastare la bolla immobiliare. Ecco le mete per chi sogna di trasferirsi all'estero per risparmiare sulle tasse
Il Portogallo dice addio ai pensionati stranieri: stop agevolazioni fiscali
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Lisbona, addio. Nei sogni dei pensionati non c’è più posto per il Portogallo dopo che il primo ministro Antonio Costa ha annunciato che da gennaio 2024 non sarà più concessa l’esenzione fiscale per dieci anni ai “residenti non abituali”, stranieri che trascorrano sei mesi e un giorno l’anno nel Paese. Introdotta nel 2009, l’esenzione è stata totale fino al 2020 per poi trasformarsi in aliquota del 10%. A beneficiarne sono stati circa 3.500 italiani (altrettanti britannici e francesi), pensionati ma anche professionisti e nomadi digitali per i quali l’imposta sale al 20%.

Nata per attrarre capitali stranieri, la norma ha causato un aumento dei prezzi degli immobili che oggi suscita malcontento. Non a caso il premier ha annunciato anche un nuovo tetto all’aumento degli affitti, fissato per quest’anno al 2%.

Secondo uno studio della Fondazione portoghese Francisco Manuel dos Santos, tra il 2012 e il 2021 il costo degli alloggi è cresciuto del 78%, rispetto al 35% dell'Unione Europea. Nel secondo trimestre del 2023 l'affitto medio di una casa è aumentato dell’11% su base annua, secondo i dati ufficiali.

Migliaia di portoghesi erano scesi sabato nelle strade per chiedere un intervento deciso da parte del governo.

Naturalmente chi, pensionato o professionista, già usufruisce dell’agevolazione potrà continuare a farlo per i dieci anni previsti dalla legge. Ma gli altri cosa sogneranno?

Restando in Europa, possono guardare al mare della Grecia, dov’è possibile usufruire di flat tax al 7% per dieci anni. Oppure pensare di trasferirsi a Cipro, pagando un’aliquota massima del 5%. Probabilmente attraggono meno l’Est europeo e i Balcani, per quanto Albania, Bulgaria e Slovacchia promettano l’esenzione totale da imposte e la Romania offra un’aliquota del 10%.

Sulla scelta pesano fattori quali lingua e cultura, i collegamenti diretti e a basso costo con l’Italia, l’assistenza sanitaria, il costo e la qualità della vita. Per chi sogni il mare e un clima mediterraneo non resterà che trasferirsi in Tunisia: promette l’esenzione da imposte sull’80% della pensione e aliquota massima del 7%. Per i più audaci c’è addirittura Panama.

Esistono agenzie specializzate in questo tipo di richieste: un giro su web chiarirà ogni dubbio a chi sognasse di trasferirsi all’estero. Ma quando conviene veramente? In termini assoluti, chi ha una pensione alta e dunque tassata con l’aliquota massima la vedrebbe quasi raddoppiare. Ma in termini di qualità della vita chi arriva a fatica a fine mese vivrebbe da benestante con la pensione meno tassata. Il dilemma, si sa, sono gli affetti. Ci sono cose che non si possono comprare, diceva una pubblicità.

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