mercoledì 27 febbraio 2019
Chiuso lo spazio aereo a nord di Delhi. Analoga decisione del Pakistan
India-Pakistan, venti di guerra. Abbattuti due caccia indiani
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Siamo a un passo da una nuova guerra. Il Pakistan ha abbattuto due jet indiani, ha reso noto un portavoce delle forze armate pachistane, rispondendo ad un attacco di due aerei da guerra di New Delhi per la prima volta dal conflitto del 1981, spingendo Stati Uniti, Cina ed Unione Europea a chiedere ai due Paesi, entrambi dotati di armi nucleari, di dare prova di moderazione. I due piloti sono stati catturati, mentre Islamabad assicura di «non volere la guerra». Il premier pachistano, Imran Khan, ha affermato che il suo Paese è pronto ad aprire un dialogo con l'India per evitare un'escalation della crisi in atto. In un discorso alla nazione, il primo ministro ha affermato che "il buon senso deve prevalere" e che vanno evitati da entrambe le parti "errori di calcolo".

L'India nel frattempo ha chiuso il proprio spazio aereo a nord di Delhi. Lo si apprende dalla rete televisiva Times Now. Mentre in precedenza il Pakistan aveva già annunciato la chiusura di tutto il suo spazio aereo ai voli commerciali.

Il rischio di conflitto è però salito in modo drammatico martedì, quando l'India ha lanciato un attacco aereo contro quello che ha definito una base di addestramento militare del gruppo Jaish-e-Mohammed.
Quest'ultimo ha rivendicato un attacco suicida con un autobomba nel Kashmir indiano avvenuto lo scorso 14 febbraio. L'attacco ha provocato almeno 40 morti tra agenti della polizia paramilitare indiana. La reazione indiana di martedì, secondo New Delhi, ha provocato diverse vittime tra i combattenti Jaish-e-Mohammed, mentre funzionari pachistani hanno definito l'attacco un fallimento. Oggi colpi di mortaio hanno provocato anche la morte di sei civili sul versante indiano.

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