lunedì 20 giugno 2022
Le vittime potrebbero essere 8. Il commando ha preso d'assalto una chiesa battista e la chiesa cattolica di San Mosè durante la Messa delle 7. Due settimane fa un'altra strage
Messa di commemorazione delle vittime della strage di Pentecoste nella chiesa di San Francesco Saverio a Owo in Nigeria

Messa di commemorazione delle vittime della strage di Pentecoste nella chiesa di San Francesco Saverio a Owo in Nigeria - Reuters

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Almeno tre morti - altre fonti parlano di 8 - e una quarantina di persone rapite. È il bilancio dell’assalto contro i fedeli della chiesa cattolica di St. Moses, Robuh, Ungwan Aku nell'area del governo locale di Kajuru, nello stato di Kaduna in Nigeria, avvenuto ieri domenica. Il commando terroristico composto da diversi uomini armati ha assalito i fedeli durante la Messa del mattino sparando a casaccio. Lo riferisce l'agenzia Fides.

Nel corso della sparatoria, tre persone sono rimaste uccise mentre altre hanno riportato ferite di diversa gravità e sono state tutte portate d'urgenza in ospedale. Una quarantina di persone mancano all’appello e si ritiene che sono state rapite dai banditi.

Secondo fonti ufficiali il commando è giunto in moto e ha preso d'assalto diversi villaggi, a partire da Ungwan Fada. Nel villaggio di Robuh, il commando ha attaccato i fedeli nella chiesa battista di Maranatha e nella chiesa cattolica di San Mosè.Il villaggio di Robuh era già stato assalito il 5 gennaio di quest’anno e il 27 aprile 2020. Per questo motivo sia i fedeli della chiesa cattolica sia di quella metodista avevano deciso di tenere le loro funzioni religiosi domenicali alle 7 del mattino in modo da permettere ai partecipanti di ritornare al più presto a casa. Ma questa volta gli assalitori sono intervenuti proprio poco dopo le 7 del mattino andando a colpire durante le due funzioni religiose.

Domenica 5 giugno, domenica di Pentacoste, una quarantina di fedeli hanno perso la vita nell’assalto alla chiesa di San Francesco Saverio di Owo, nello Stato di Ondo, sud-ovest della Nigeria.

Ancora non si conosce l'origine degli assalitori che però sono facilmente riconducibili alla stessa area di cui aveva parlato il sacerdote nigeriano monsignor Obiora Ike, attivo con "Aiuto alla Chiesa che Soffre" e nel dialogo islamo-cristiano, che in occasione della strage di Pentecoste aveva denunciato la violenza globale dell'IS e dei jihadisti Fulani che attaccano vite innocenti. "Ottanta persone sono morte, oltre 200 sono in ospedale, la chiesa è distrutta. Il sangue scorre come acqua sul terreno. Questo è un segno che i diritti umani fondamentali non vengono rispettati", aveva detto monsignor Ike. "Il motivo di questo terrore - aveva continuato - è semplice", "la Nigeria è un Paese con una popolazione cristiana in crescita. Ma questo porta al conflitto. I musulmani radicali jihadisti (non tutti i musulmani) non vogliono accettarlo e compiono attacchi alle istituzioni cristiane".

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