JIHADISTI FUGGITI IN SIRIA. Decine di miliziani del Daesh sono scappati in Siria con le famiglie dopo l'inizio dell'offensiva irachena per la riconquista di Mosul. Lo rivela la tv satellitare curda Rudaw, secondo la quale sarebbero rimasti dai 3.000 ai 4.500 combattenti jihadisti a difendere la seconda città irachena.NON CI SONO SOLDATI ITALIANI. "Non ci sono truppe italiane. Sono curdi, iracheni sciiti e sunniti". Lo ha detto il ministro Roberta Pinotti a 'Otto e Mezzo' su La7. L'Italia ha però 400 militari schierati a protezione della diga di Mosul. "Non è vicina alla città, ci sono 20-30 chilometri di distanza" precisa Pinotti. "Sapevamo che andavamo in una situazione dove ci sono tensioni e rischi quindi abbiamo previsto un dispositivo di sicurezza per permetta di stare tranquilli ai nostri militari ed agli operai che lì stanno lavorando" aggiunge il ministro.
In mezza giornata riconquistati 200 chilometri quadrati a sud della roccaforte dei jihadisti. L'offensiva è coperta dai raid aerei della coalizione a guida Usa.
Profughi di Mosul sfollati nel campo di Dohuk (Lapresse)LIBERATI 200 KM QUADRATI. Secondo quanto riferito dalla televisione di Stato irachena, in mezza giornata l'esercito ha liberato 12 villaggi a sud di Mosul mentre i peshmerga curdi hanno riconquistato 7 villaggi a ovest della città occupata dai jihadisti.
Il presidente della Regione curda autonoma dell'Iraq del Nord (Krg), Massud Barzani, ha detto in una conferenza stampa che la giornata di oggi segna "un punto di svolta" per la regione: «Un'area di circa 200 hilometri quadrati è stata liberata dal Daesh» e l'accesso dall'Iraq ad Aleppo è stato chiuso.
Un mezzo corazzato con la bandiera curda diretto a Mosul (Lapresse)
L'AIUTO DEGLI USA. A supporto dell'offensiva irachena ci sono i caccia
statunitensi che stanno bombardando con raid mirati i siti
di difensa del Daesh e in particolare la base di
al Qiyara. A Mosul si registrano numerosi incendi in quanto i jihadisti hanno dato alle fiamme i depositi di benzina per provocare alte colonne di fumo e ridurre la visibilità per i caccia. Oltre alle milizie di Difesa popolari sciite,
presenti con 9mila uomini, partecipano a questa offensiva
anche i peshmerga curdi che stanno avanzando dalla
direttrice di al Sawatir già conquistata e avanzano per
prendere altri 7 villaggi della zona di al Hamdania.
Un soldato occidentale a est di Mosul il 17 ottobre (Lapresse)
I PESHMERGA NON ENTRERANNO A MOSUL. Il presidente curdo-iracheno Barzani ha precisato che le forze curde, che avanzano sul fronte orientale, non entreranno a Mosul città. L'accordo con il governo di Baghdad, guidato dal premier Hayder Abadi, è che l'eventuale ingresso trionfale dei "liberatori" sarà solo delle truppe governative irachene.
Peshmerga curdi preparano l'assalto a Mosul, 17 ottobre (Lapresse)«POTREBBE DURARE SETTIMANE». L'offensiva di terra per la riconquista di Mosul potrebbe durare settimane, o forse più. Lo ha detto il generale Stephen Townsend, comandante della coalizione a guida Usa. "Questa operazione per riprendere il controllo della seconda città irachena", scrive Townsend in una nota, "potrebbe essere una battaglia lunga e difficile".
© Riproduzione riservata
ARGOMENTI: