
Miriam Linial, 103 anni, è una delle sopravvissute del campo di concentramento di Auschwitz - Ansa
La memoria della Shoah corre il rischio di “evaporare” con la scomparsa degli ultimi sopravvissuti? La questione preoccupa sempre più la comunità internazionale, alla luce pure d’indagini dai risultati talora sorprendenti. Secondo un sondaggio del 2020, nel Paese più potente del mondo, gli Stati Uniti, il 48% dei giovani adulti di età compresa fra i 18 e i 39 anni non erano capaci di citare un solo campo di concentramento della Seconda guerra mondiale. Inoltre, circa i due terzi degli intervistati ignoravano che 6 milioni di ebrei furono uccisi durante l’Olocausto. In più di 1 caso su 6, gli intervistati sostenevano persino che la Shoah fu provocata dagli ebrei.
Sempre nel 2020, in Germania, era stata realizzata una ricerca nella quale il 33% degli intervistati difendeva l’idea che si dovrebbe “dare un colpo di spugna” sulla memoria dell’Olocausto. In Francia, secondo un recente sondaggio Opinionway, il 18% dei giovani fra i 16 e i 24 anni ignora cosa sia l’Olocausto e il 17% ammette di averne un’idea solo molto vaga. Eppure, Stati Uniti, Germania e Francia sono stati tutti Paesi coinvolti in prima linea nel dramma.
I dati sono stati appena divulgati dall’Unesco, anche per promuovere la necessità di rilanciare, tanto a livello scolastico, quanto nei media, delle iniziative e dei programmi per riattivare la memoria dei genocidi del secolo scorso, combattendo al contempo le nuove forme di negazionismo. L’organizzazione, in proposito, ha appena pubblicato 3 nuove guide. Per la francese Audrey Azoulay, direttrice generale dell’Unesco, «proprio mentre i sopravvissuti e i testimoni diretti dell’Olocausto diventano sempre più rari, è essenziale investire sempre più nell’educazione per trasmettere la memoria dei fatti e lottare contro le forme contemporanee di antisemitismo».
Per l’anniversario degli 80 anni dalla liberazione presso il Campo di Auschwitz-Birkenau, l’organizzazione ha pure ospitato una proiezione, davanti a centinaia di studenti, del film d’animazione La plus précieuse des marchandises (La più preziosa delle mercanzie), del regista premio Oscar Michel Hazanavicius, tratto da un intenso racconto di Jean-Claude Grumberg. Presenti in sala anche la coppia composta da Serge et Beate Klarsfeld, divenuti celebri per la loro opera instancabile di “cacciatori” di criminali nazisti, volta a combattere l’impunità.