giovedì 29 novembre 2018
Aggrediti dai loro compagni. Il tutto ripreso da un video che ha choccato la Gran Bretagna. Nel mirino due ragazzini, fratello e sorella. E sul web parte una raccolta fondi in aiuto della famiglia
Un frame del video che abbiamo deciso di non pubblicare

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Jamal, sedici anni, è stato preso a calci e pugni da un suo compagno di scuola perché siriano. È successo nella piccola cittadina di Huddersfield, nel West Yorkshire, dove il ragazzo e la sua famiglia, scappati alle bombe del regime di Assad grazie a un corridoio umanitario delle Nazioni Unite, vivono da due anni. L’episodio risale al 25 ottobre scorso ma è venuto a galla soltanto quando, qualche giorno fa, le immagini della violenza hanno cominciato a essere condivise sui social.

Nel video si vede chiaramente l’aggressore che trascina Jamal per il collo fino a farlo cadere sul terreno per poi, forzatamente, versargli dell’acqua in bocca. «Ti affogo», ripete minaccioso il bullo mentre qualcuno riprende la scena con il cellulare. Le indagini della polizia hanno rivelato che, purtroppo, Jamal è stato preso di mira dai suoi compagni di scuola già altre volte. In uno degli ultimi pestaggi gli è stato pure rotto un braccio che, come visibile nel video, ha tenuto ingessato per settimane. Qualche giorno dopo, nello stesso istituto, la Almondbury Community, è stata aggredita anche sua sorella, assalita da un gruppo di ragazzi che hanno tentato di strappargli l’hijab dalla testa.

Indignata per l’accaduto, la comunità britannica ha avviato una raccolta fondi a sostegno della famiglia che ha già raggiunto quota 134 mila euro. È possibile, tuttavia, che i siriani, fuggiti da Homs e arrivati in Inghilterra dopo 6 anni in Libano, siano costretti a trasferirsi ancora in un’altra città.

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