venerdì 3 giugno 2011
Il celebre paladino della causa del suicidio assistito è morto oggi in ospedale negli Usa. Aveva 83 anni. Da tempo soffriva di problemi di reni e cuore ed era stato ricoverato due settimane fa.
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Il medico Jack Kevorkian, celebre paladino della causa del suicidio assistito, è morto oggi in ospedale negli Usa. Aveva 83 anni. Da tempo soffriva di problemi di reni e cuore ed era stato ricoverato due settimane fa. Kevorkian era diventato, a partire dal 1990, il più famoso paladino della campagna a favore del suicidio assistito sostenendo che i malati terminali avevano il diritto di scegliere di morire se lo desideravano. «Morire non è un crimine», sosteneva.Sottoposto a numerosi processi nel Michigan, dove era nato il 26 maggio 1928 da genitori armeni, era sempre stato assolto. Ma nel 1999 era stato condannato a 25 anni di prigione per omicidio di secondo grado per avere effettuato una iniezione che aveva portato alla morte di Thomas Youk. Kevorkian aveva trascorso otto anni in carcere uscendo nel 2007, per buona condotta, a condizione che non aiutasse più altre persone a morire.Il medico era diventato un personaggio nel 1990 quando aveva aiutato a morire Janet Adkins, una donna anziana cui era stato diagnosticato il Morbo di Alzheimer. Era stato processato per omicidio ma le incriminazioni erano state annullate dopo che era emerso che lo Stato del Michigan non aveva leggi contro il suicidio assistito e così Kevorkian non aveva violato alcuna legge.La vicenda aveva aperto un dibattito nazionale sulla eutanasia. Nel 1991 comunque lo stato del Michigan aveva revocato a Kevorkian la sua licenza da medico sottolineando che il suo comportamento non lo autorizzava più ad avere contatti con i pazienti o a svolgere la professione. Tra il 1990 e il 1998 Kevorkian ha portato avanti la sua campagna a favore dell'eutanasia prestando assistenza a 130 persone che desideravano morire.In ciascuno di questi casi aiutava i malati terminali a collegarsi con dispositivi da lui inventati per favorire il suicidio. Ma era sempre il malato a mettere in azione il dispositivo che portava alla morte. Nel novembre 1998 un programma televisivo mostrò un video girato due mesi prima dallo stesso medico nel quale il paziente terminale Thomas Youk, 52 anni, veniva ucciso da una iniezione letale fatta dal paladino della eutanasia.Nel marzo 1999 Kevorkian fu incriminato per omicidio di secondo grado. Il caso Youk era diverso dal passato perché presentava una situazione dove lo stesso Kevorkian era il responsabile diretto della morte del malato. La giuria giudicò il medico responsabile di omicidio di secondo grado perché aveva ucciso direttamente una persona, anche se consenziente. Kevorkian ha passato otto anni in carcere. Tornato libero nel 2007 Kevorkian ha mantenuto la promessa di non effettuare altri suicidi assistiti portando avanti nello stesso tempo la sua campagna per convincere l'America che l'eutanasia non è un reato.La vita di Kevorkian è stata raccontata in un film televisivo della HBO, intitolato You Don't Know Jack, dove il ruolo del medico era interpretato da Al Pacino, che vinceva un Golden Globe per la sua interpretazione del paladino della eutanasia.
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