martedì 2 marzo 2021
Reporters sans frontières ha presentato la denuncia in Germania. Tra le accuse, che coinvolgono altri responsabili sauditi, torture e violenze di regime contro 35 giornalisti
Il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, sui media spesso indicato con l'abbreviazione MbS

Il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, sui media spesso indicato con l'abbreviazione MbS - Ansa

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Reporters sans frontières (Rsf) ha denunciato in Germania il principe ereditario Mohammed bin Salman e altri responsabili sauditi per crimini contro l'umanità, in relazione alla "persecuzione generalizzata e sistematica dei giornalisti in Arabia Saudita, e più in particolare all'incarcerazione di 34 di loro e all'assassinio di Jamal Khashoggi". Lo riferisce la stessa Rsf.

La denuncia giunge dopo la pubblicazione del rapporto Usa secondo cui il principe ereditario saudita bin Salman approvò l'operazione per "catturare o uccidere" il giornalista dissidente Khashoggi. Rsf comunica di avere presentato la denuncia il 1° marzo presso il procuratore generale della Corte federale di Karlsruhe, in Germania, "per una serie di crimini contro l'umanità commessi contro giornalisti in Arabia Saudita", fra cui tortura, violenza, coercizione sessuale, sparizione forzata, privazione illegale di libertà fisica e persecuzione. Il documento, di oltre 500 pagine, in tedesco, verte su 35 giornalisti, cioè appunto l'editorialista Khashoggi, ucciso a ottobre 2018 nel consolato saudita a Istanbul, e 34 giornalisti incarcerati, di cui 33 sono ancora in detenzione, fra cui il blogger Radif Badawi.

Il giornalista saudita Jamal Khashoggi, editorialista del 'Washington Post': nell'ottobre del 2018 entrò vivo nel consolato saudita a Istanbul e ne uscì a pezzi in una valigia

Il giornalista saudita Jamal Khashoggi, editorialista del "Washington Post": nell'ottobre del 2018 entrò vivo nel consolato saudita a Istanbul e ne uscì a pezzi in una valigia - Ansa

Il documento presentato da Reporters sans frontières identifica cinque persone - cioè il principe ereditario Mohammed bin Salman, il suo vicino consigliere Saoud al-Qahtani, nonché l'ex vicedirettore dell'intelligence Ahmed Mohammad Assiri, il console generale a Istanbul al momento dell'omicidio Mohammed Al-Otaibi, e il funzionario dell'intelligence Maher Abdulaziz Mutreb - come responsabili "a livello organizzativo o esecutivo dell'omicidio di Jamal Khashoggi, come pure per il loro coinvolgimento nello sviluppo di una politica di Stato mirata ad attaccare i giornalisti e a ridurli al silenzio". Precisamente, secondo Rsf, bin Salman è "sospettato di avere direttamente ordinato l'omicidio" di Khashoggi, il suo stretto consigliere Saoud al-Qahtani "ha pienamente partecipato all'organizzazione e all'esecuzione dell'omicidio", Ahmed Mohammad Assiri "ha supervisionato l'operazione" e Maher Abdulaziz Mutreb "era alla guida della squadra che ha torturato e ucciso Jamal Khashoggi, facendo sparire il suo corpo".

Rsf spiega di avere scelto la Germania per presentare la denuncia perché "il sistema giudiziario tedesco è il più adatto a ricevere tale denuncia" visto che la legge tedesca gli conferisce competenza sui principali crimini internazionali commessi all'estero e i tribunali tedeschi si sono già mostrati pronti e disposti a perseguire criminali internazionali". Inoltre, sottolinea Reporters sans frontières, la Germania ha regolarmente chiesto di fare giustizia nei casi di Jamal Khashoggi e Raif Badawi e ha "mostrato il suo impegno a difendere la libertà di stampa e la protezione dei giornalisti nel mondo".

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