venerdì 12 gennaio 2018
I dirigenti dei partiti dell'Unione (Cdu-Csu) e Spd hanno raggiunto un’intesa su tasse e migranti. Merkel: lavorato con fiducia. Schulz: risultato eccezionale, aiuti alle famiglie
Angela Merkel tra Horst Seehofer (a sinistra) e Martin Schulz al termine della maratona negoziale (Ansa)

Angela Merkel tra Horst Seehofer (a sinistra) e Martin Schulz al termine della maratona negoziale (Ansa)

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C’è l’accordo. La Germania esce dal pantano. I dirigenti dei partiti dell'Unione (Cdu-Csu) e Spd hanno raggiunto un’intesa per superare gli scogli contro cui da settimane urtavano le trattative per una nuova riedizione della Grossa Coalizione: tasse e migranti. È stato raggiunto l'accordo di non aumentare l'aliquota massima di imposta, come invece chiedeva l'Spd, e di permettere il ricongiungimento familiare dei migranti al ritmo di 1000 persone al mese. Stabilito anche limite di ingressi ai profughi: 200.000 all’anno. Sul fronte tasse, il contributo di solidarietà per la riunificazione della Germania, sarà progressivamente ridotto di 10 miliardi entro il 2021.

Sulla questione dello stato sociale, i partiti dell'Unione (Cdu-Csu) e Spd hanno raggiunto un accordo per il quale il livello delle pensioni non sarà toccato fino al 2025, mentre saranno aumentati i contributi per la crescita dei figli (Kindergeld), per il dopo-scuola e per l'accesso gratuito agli asili nido. «Ho lavorato in uno spirito di fiducia per poter dare al Paese un governo stabile», ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel la conferenza stampa a Berlino. «Dobbiamo essere più veloci nelle decisioni», ha aggiunto, scendendo poi nei dettagli dei diversi punti dell'accordo raggiunto. «Abbiamo raggiunto un risultato eccezionale», è stata il primo commento del leader del partito socialdemocratico Martin Schulz, mettendo l'accento sui risultati raggiunti «per un contratto di governo» sullo stato sociale, con gli investimenti nel sistema della formazione. Secondo il leader dei cristiano-sociali bavaresi, Horst Seehofer il governo potrebbe nascere entro Pasqua. il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker ha parlato di un «testo positivo e costruttivo per il futuro dell'Europa».

Nel documento programmatico di 28 pagine, messo a punto in linea di massima nel corso della lunga maratona negoziale, si precisa poi che la Germania contribuirà con la Francia al rafforzamento ed alla riforma dell'Eurozona. «Vogliamo, in stretta collaborazione con la Francia, rafforzare e riformare in maniera sostenibile la zona euro affinché la moneta possa resistere meglio alle crisi globali», si legge nel progetto di accordo politico. La dirigenza del Spd e della Cdu-Csu vuole aumentare i contributi per l'Unione Europea. «Vogliamo rafforzare finanziariamente l'Europa in modo che possa mettere in pratica meglio i suoi compiti: di questo ci occuperemo nella realizzazione del prossimo budget finanziario», ha detto uno dei presenti al tavolo dei negoziati alla Dpa. «Siamo anche pronti a contributi maggiori della Germania nel bilancio europeo».

L'intesa, qualora dovesse sperare l'esame delle delegazioni incaricate di limare i dettagli della bozza, dovrà poi essere sottoposta al voto degli organi della Spd.

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