lunedì 10 luglio 2017
Nessun incidente di rilievo nelle tre province in cui, dalle 12 di doenica, è entrato in vigore il cessate il fuoco. Trump: «Molte vite possono essere salvate»
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Sembra reggere la tregua nel sudovest della Siria. Il cessate il fuoco è scattato a mezzogiorno di domenica e, stando all'Osservatorio siriano per i diritti umani, «prevale la calma». Il direttore dell'Osservatorio, Rami Abdel Rahman, ha riferito di «violazioni minori», e ha affermato che «in generale nelle tre province prevale la calma».

Trump: molte vite possono essere salvate

Queste le province coinvolte: al-Quneitra, che si trova vicino a Israele; e Deraa e Al Sweida, vicino al confine con la Giordania. Si tratta dell'ultimo tentativo internazionale di spianare la strada alla pace dopo sei anni di guerra in Siria. Usa, Russia e Giordania hanno raggiunto l'accordo di "de-escalation" questa settimana, con l'obiettivo di estenderlo poi per una tregua più robusta. In passato, tuttavia, diversi cessate il fuoco sono crollati. «Il cessate il fuoco sembra tenere. Molte vite possono essere salvate», ha twittato il presidente Usa Donald Trump. Una tregua annunciata dopo l'incontro con Putin al G20 di Amburgo: «Nel mio incontro con il presidente Putin non sono state discusse le sanzioni. Niente sarà fatto finché non saranno risolti i problemi di Ucraina e Siria», ha dichiarato Trump.

Nuovo round di negoziati Onu a Ginevra


Intanto si è aperto a Ginevra il settimo round di negoziati di pace convocato dall'inviato speciale Onu per la Siria, Staffan de Mistura. Dopo l'annuncio della tregua aveva fatto discutere il silenzio di Damasco, ma un funzionario del governo siriano ha riferito oggi a Reuters che questo silenzio è un «segno di soddisfazione». Quanto a Israele, il premier Benjamin Netanyahu ha fatto sapere che accoglie la tregua, ma questa «non deve permettere il consolidamento di una presenza militare dell'Iran e dei suoi alleati, in Siria in generale e nel sud in particolare». Nelle ultime settimane è salito il numero di razzi caduti nella parte delle Alture del Golan occupate da Israele dal 1967, in conseguenza proprio dell'intensificarsi dei combattimenti nella vicina Siria. L'accordo segna il primo sforzo per la pace in Siria da parte dell'amministrazione Trump.

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