sabato 21 luglio 2018
Il presidente colombiano uscente Juan Manuel Santos ha inaugurato ieri a Bogotà i lavori della nuova Assemblea: dieci deputati, dopo gli accordi di pace, provengono dalla lotta armata
Ieri si è insediato a Bogotà il nuovo Parlamento (Ansa)

Ieri si è insediato a Bogotà il nuovo Parlamento (Ansa)

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Il presidente colombiano uscente Juan Manuel Santos ha inaugurato ieri a Bogotà i lavori del nuovo Parlamento, frutto delle recenti elezioni legislative, che comporta la novità della presenza di parlamentari appartenenti alla ex guerriglia delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc), trasformatasi ora con la stessa sigla in un partito politico.
In un accorato discorso, l'ultimo prima del termine del suo mandato il 7 agosto, Santos, che per aver ottenuto la firma degli Accordi che hanno messo fine ad un conflitto che durava da decenni ha ottenuto il Premio Nobel per la Pace, ha esortato i parlamentari a proteggere la pace che si sta consolidando.

"Proteggetela, difendetela e lottate per essa", ha esclamato, spiegando che "è il bene più prezioso che può avere qualunque Nazione" e aggiungendo che "la Colombia si merita di vivere in pace". Come effetto di quanto previsto dagli Accordi di pace, otto dei dieci parlamentari della Forza alternativa rivoluzionaria del comune (Farc) hanno preso posto nell'emiciclo, e Santos ha dato loro il benvenuto in "questo tempio della democrazia".
L'avvio dei lavori parlamentari sono stati salutati anche dalla Missione di verifica dell'Onu operante in Colombia. "A 20 mesi dalla firma degli Accordi di pace - sottolinea un comunicato - la partecipazione nel Senato e nella Camera dei deputati di rappresentanti della Farc segna il passaggio di questo movimento dalle armi alla politica e la transizione del Paese dal conflitto alla ricerca della riconciliazione".

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