venerdì 1 luglio 2022
Nel 62esimo anniversario della sua indipendenza, la Repubblica democratica del Congo ha celebrato il definitivo ritorno di tutto ciò che resta dell’ex premier assassinato nel 1961
La cerimonia di seppellimento dei resti di Patrick Lumumba

La cerimonia di seppellimento dei resti di Patrick Lumumba - Reuters

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«Solo» un dente d’oro, ma con un significato importantissimo per un Paese intero. Nel 62esimo anniversario della sua indipendenza, la Repubblica democratica del Congo ha celebrato ieri il definitivo ritorno di tutto ciò che resta dell’ex premier Patrice Lumumba, assassinato nel 1961 da ribelli sostenuti da mercenari belgi. Bruxelles, ex potenza coloniale, aveva restituito il dente, deposto ora in un mausoleo nella capitale Kinshasa, lo scorso 20 giugno.

«Grazie eroe nazionale», il saluto a Lumumba del presidente congolese Félix Tshisekedi durante la cerimonia ufficiale, in un momento in cui le tensioni con il Ruanda aumentano a Kinshasa anche la retorica patriottica. Alla cerimonia hanno partecipato, oltre alle autorità congolesi, anche il ministro degli Esteri belga e molti rappresentanti di Paesi africani, per i quali Lumumba resta un simbolo della decolonizzazione.

Nel giugno del 1960 Lumumba vinse le prime elezioni libere nella storia del Congo e fu nominato primo ministro, prima di essere assassinato.

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