lunedì 17 maggio 2021
Le vittime dall'inizio dei bombardamenti sono 198, quelle in Israele 10. Hamas continua a lanciare razzi sulle città israeliane. Appello di Caritas Internationalis per l'assistenza medica ai civili
Falliti finora i tentativi di arrivare a una tregua a Gaza

Falliti finora i tentativi di arrivare a una tregua a Gaza - Reuters

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Una settimana di raid israeliani su Gaza e di razzi di Hamas sulle città israeliane, con una comunità internazionale senza una posizione comune, sta provocando ormai una catastrofe umanitaria. Falliti i tentativi di arrivare a una tregua, da una parte e dall’altra si continua a sparare, con i civili intrappolati dalle violenze. Finora sono 198 le vittime a Gaza, 10 quelle in Israele, circa 1.300 i feriti. I raid israeliani hanno gravemente danneggiato anche la rete di fornitura di elettricità a Gaza City. Subito dopo l'intenso sbarramento di fuoco israeliano, diverse fonti sul posto hanno riferito che ampi settori della città sono rimasti completamente al buio. Tra gli obiettivi presi di mira a Gaza c'è il quartier generale del governo, incluso il compound Ansar, che ospita il servizio di sicurezza interna. Le testimonianza sui social dei residenti sono drammatiche: "Gli attacchi aerei continuano, gli edifici tremano, le porte si spaccano e ho sentito piangere i bambini dei miei vicini", ha scritto su Twitter una corrispondente della Reuters.

Mentre Caritas Intarnationalis lancia un appello speciale per portare assistenza medica alla popolazione colpita dai bombardamenti, le forze armate israeliane hanno rivendicato la distruzione di nuovi "obiettivi terroristi", oltre 1.180 dall'inizio delle ostilità. Colpito anche l'alto comandante della Jihad islamica Hassam Abu-Harbid, morto in un bombardamento che ha preso di mira la sua abitazione. Colpite anche le case di nove comandanti di Hamas e distrutti 15 chilometri di tunnel utilizzati dall’organizzazione, che ha continuato nel frattempo a bersagliare il Sud di Israele con i suoi razzi. Ancora feriti per schegge ad Ashkelon e Ashdod. Dalla ripresa delle ostilità, Hamas ha lanciato oltre 3.100 razzi verso Israele. Le brigate Al-Qassam, braccio armato di Hamas, hanno riferito di aver lanciato un attacco con razzi in direzione di una nave israeliana al largo della costa della Striscia. L'esercito israeliano ha detto invece di aver sventato un tentativo di Hamas per condurre un attacco dal mare contro lo Stato ebraico. "Un'imbarcazione è stata portata sulla spiaggia ed era apparentemente in viaggio per effettuare un'operazione di sabotaggio ostile verso lo spazio marittimo dello Stato di Israele", si legge in una dichiarazione. I miliziani e le attrezzature di Hamas sono stati presi di mira dalle navi della Marina israeliana e dagli aerei militari.

"Hamas sta conducendo un doppio crimine di guerra: lancia razzi sulla popolazione civile e usa i suoi cittadini come scudi umani", ha sottolineato ieri il premier Benyamin Netanyahu in una conversazione telefonica con la cancelliera tedesca Angela Merkel. Il presidente palestinese Abu Mazen ha ricevuto ieri a Ramallah, in Cisgiordania, l'inviato del dipartimento di Stato Usa, Hadi Amr, chiedendo all'amministrazione Biden "di intervenire per mettere fine alle aggressioni di Israele". Amr ha assicurato che occorre fermare l'escalation e riportare la calma. "Gli Stati Uniti si stanno muovendo in quella direzione". Dal segretario di Stato Usa Antony Blinken è arrivato un appello a israeliani e palestinesi a "proteggere i civili e in particolare i bambini". Chiesti anche a Israele "dettagli" e una "giustificazione" per il bombardamento che ha distrutto a Gaza l'edificio che ospitava gli uffici dell'Associated Press, di al-Jazeera e di altri media internazionali.

Intanto, mentre Fatah ha chiesto ai palestinesi in Cisgiordania uno sciopero generale da oggi, Josep Borrell ha convocato un onsiglio straordinario dei ministri degli Esteri Ue sull’escalation. Domenica si è riunito il Consiglio di sicurezza dell’Onu, ma la strada verso un documento comune appare in salita, con Washington che non allenta il suo sostegno incondizionato nei confronti di Israele e che ieri ha bloccato una terza bozza di dichiarazione sulle violenze.

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