Onori al cane delle forze speciali morto in guerra

Leuk si era specializzato nel combattimento d’assalto e nella detezione di esplosivi. Dal 2017 era in teatro, per missioni semestrali, prima nel Levante contro il Daesh, poi nel Sahel
May 22, 2019
Onori al cane delle forze speciali morto in guerra
Leuk, 6 anni, rimasto ucciso durante una missione delle forze speciali francesi nel Sahel contro i terroristi
È morto da eroe. Combattendo in quella strana guerra che i francesi conducono da anni nel Sahel. Leuk non era un soldato qualsiasi, ma un cane militare delle forze speciali. Aveva sei anni.
Dal 2015 era entrato a far parte della cellula di cinotecnia offensiva del commando Kieffer, un reparto ultrablasonato, primo a sbarcare in Normandia nel giugno 1944. Per un anno, Leuk si era specializzato nel combattimento d’assalto e nella detezione di esplosivi. Dal 2017 era in teatro, per missioni semestrali, prima nel Levante contro il Daesh, poi nel Sahel. Era un asso nel fiutare gli ordigni improvvisati.
A inizio maggio, la missione cruciale. Di notte. In un luogo isolato. Il team di Leuk finisce sotto il fuoco nemico. Due terroristi cominciano a sparare all’impazzata contro i francesi. Sono poco distanti. Il cane parte all’attacco. Li immobilizza. Intercetta un terzo nemico. Lo neutralizza. Il quarto gli è fatale.
È il primo cane dell’esercito francese a morire in guerra. Gli saranno tributati onori speciali, in una cerimonia organizzata dall’Armée e dalla società canina centrale.
Due volte più veloci degli esseri umani e con un olfatto 40 volte più potente, i cani combattono con l’uomo da sempre. Sono tuttora un ausilio prezioso per gli eserciti di tutto il mondo. Il nostro li ha impiegati in Afghanistan, in Libano, in Iraq e in Kosovo. All’età della pensione, i cani vengono spesso accolti dalle famiglie dei propri conduttori o dati in adozione. Ma alcuni di loro continuano a rendersi utili, impiegati nelle pet therapy e in operazioni di salvataggio.

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