Nigeria, 50 alunni rapiti nella scuola St.Mary sono riusciti a fuggire

Oltre 250 restano ancora in mano ai criminali. Ieri l'appello di papa Leone XIV per la liberazione
November 24, 2025
Nigeria, 50 alunni rapiti nella scuola St.Mary sono riusciti a fuggire
Poliziotti di guardia davanti alla chiesa pentecostale di Eruku, nello Stato centro-orientaler nigeriano di Kwara/ REUTERS
Una notizia positiva, l'unica in un mare si sequestri compiuti dalla criminalità che ha alzato il livello degli assalti a caccia di riscati. In Nigeria, cinquanta studenti, tra gli oltre 315 rapiti venerdì da una scuola cattolica, sono fuggiti dai loro aguzzini. Lo riferisce l'Associazione cristiana della Nigeria (Can) in un comunicato, specificando che la fuga è avvenuta tra venerdiì e sabato. "Abbiamo ricevuto buone notizie: 50 studenti sono fuggiti e hanno ritrovato i loro genitori", afferma il comunicato diffuso dall'organizzazione.
Uomini armati hanno attaccato la scuola cattolica mista St. Mary, situata nello Stato del Niger, nella Nigeria occidentale, venerdì mattina, rapendo 303 bambini e 12 insegnanti. Si tratta di uno dei più grandi rapimenti di massa mai perpetrati in Nigeria. I ragazzi e le ragazze rapiti dalla Saint Mary's, di età compresa tra gli otto e i 18 anni, rappresentano quasi la metà dei 629 studenti della scuola. Tuttavia, il governo nigeriano non ha ancora rilasciato dichiarazioni sul numero di studenti e insegnanti rapiti.
"Sebbene il ritorno di questi 50 bambini che sono riusciti a fuggire ci porti un po' di sollievo, esorto tutti a continuare a pregare per il salvataggio e il ritorno in sicurezza delle altre vittime", ha dichiarato il reverendo Bulus Dauwa Yohanna, presidente della Can nello Stato del Niger e rappresentante della proprietà della scuola. Questo clamoroso rapimento di oltre 300 studenti segue l'assalto di un altro gruppo di uomini armati a una scuola superiore nel vicino Stato di Kebbi, avvenuto lunedì scorso, quando 25 ragazze sono state portate via. Il doppio rapimento sta alimentando i timori per la sicurezza, già molto precaria, nel Paese più popoloso dell'Africa. Inoltre, martedì scorso,ì nello Stato federale centro-occidentale di Kwara, appena più a sud di quello di Niger, la Chiesa pentecostale di Eruku era stata assaltata durante una Messa ritrasmessa in streaming, con l’uccisione di due fedeli e il sequestro di altri 38. Secondo un addetto della comunità, gli assalitori hanno chiesto riscatti in moneta locale equivalenti a 69mila dollari a testa.
Gli ultimi drammatici fatti hanno portato alla chiusura precauzionale di numerose scuole in tutto il Paese. A distanza di 10 anni, la Nigeria è ancora segnata da un altro rapimento di massa, quello di quasi 300 studentesse da parte dei jihadisti di Boko Haram a Chibok, nello Stato del Borno (nord-est), di cui alcune di loro risultano ancora disperse.
Ieri all'Angelus, papa Leone XIV ha rivolto un appello anche per la liberazione dei rapiti. "Ho appreso con immensa tristezza le notizie dei rapimenti di sacerdoti, fedeli, studenti della Nigeria e Camerun, sento forte il dolore soprattutto per i tanti ragazzi e ragazze sequestrate e le loro famiglie angosciate. Rivolgo un accorato appello affinché vengano subito liberati gli ostaggi ed esorto le autorità competenti a prendere decisioni adeguate e tempestive per assicurarne il rilascio". Preghiamo - ha aggiunto - per questi nostri fratelli e sorelle e perché sempre e ovunque le chiese e le scuole restino luoghi di sicurezza e speranza".

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