L'ultradestra preme sul governo: appoggio in cambio di nuovi insediamenti

Il ministro delle Finanze israeliano, falco dell'ultradestra Bezalel Smotrich, ha annunciato di aver approvato l'ennesimo piano per la costruzione in Cisgiordania di 3.401 unità abitative
August 13, 2025
L'ultradestra preme sul governo: appoggio in cambio di nuovi insediamenti
Sopa Images Limited / Alamy Stock Photo | Il ministro delle Finanze israeliane e leader dell'ultradestra, Bezalel Smotrich
Con gli occhi del mondo puntati in Alaska, in attesa del vertice tra Donald Trump e Vladimir Putin sulla guerra in Ucraina, la crisi in Medio Oriente registra un nuovo “strappo” del governo israeliano. Una mossa dell'ultradestra, che da giorni minaccia la fine dell'esecutivo di Benjamin Netanyahu, avrebbe rilanciato sugli insediamenti per non abbandonare la fragile coalizione che si prepara a occupare l'intera Striscia di Gaza.
Il ministro delle Finanze israeliano, falco dell'ultradestra Bezalel Smotrich, ha annunciato di aver approvato un nuovo piano per l’insediamento in Cisgiordania di 3.401 unità abitative per i coloni. I dettagli dell’iniziativa verranno ufficializzati in una conferenza stampa, attesa in giornata, alla presenza dal Presidente del Consiglio di Yesha, Israel Ganz, e dal sindaco Guy Yifrach del comune dove sorgerà l'insediamento, Ma'aleh Adumim. Intanto, Smotrich ne anticipa il senso: "Seppellirà l'idea di uno Stato palestinese".
La zona individuata per l’insediamento è il "corridoio" E1 (abbreviazione di East 1), un’area della Cisgiordania all'interno del comune israeliano di Ma'ale Adumim che copre un’area di 12 chilometri quadrati a est di Gerusalemme e ospita numerose comunità beduine oltre a una grande centrale di polizia.
Il progetto non è nuovo. È rimasto congelato per decenni a causa della forte opposizione della comunità internazionale che lo ha sempre considerato come un ostacolo alla soluzione dei due Stati. «L'approvazione dei piani di costruzione nell'area E1 seppellisce l'idea di uno Stato palestinese – ha commentato Smotrich - e fa compiere ulteriori passi verso la sovranità che di fatto abbiamo iniziato ad attuare con l'insediamento del governo». «Dopo decenni di pressioni e blocchi internazionali – ha aggiunto - stiamo infrangendo le convenzioni e collegando Ma'ale Adumim a Gerusalemme».
L’organizzazione Peace Now, così riferisce il Jerusalem Post, aveva precedentemente fatto notare le criticità del piano spiegando avrebbe spaccato in due la Cisgiordania impedendo lo sviluppo dell'area metropolitana tra Ramallah, Gerusalemme Est e Betlemme. Il sito israeliano Ynet sottolinea che, sebbene l'annuncio di Smotrich sia stato reso pubblico, non c'è stata alcuna conferma ufficiale in merito all'approvazione dell’insediamento ricordando che precedenti progetti di edilizia abitativa, ampiamente pubblicizzati, sono stati ritardati per anni.
Dal fronte palestinese, intanto, arrivano indiscrezioni su una richiesta di cessate il fuoco inoltrata da Hamas ai mediatori egiziani in cambio di garanzie scritte sulla rinuncia di Israele a qualsiasi possibile progetto di conquista di Gaza. Hamas, dunque, così riferisce l’emittente saudite al-Arabiya, Hamas si offrirebbe di ritirare i propri combattenti facendoli convergere su posizioni precedentemente concordate e "afferma il proprio impegno a mantenere gli ostaggi in vita" in cambio del ritiro delle truppe israeliane.

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