L'anniversario della guerra sotto una pioggia di droni russi. L'Europa a Kiev
di Nello Scavo
Dalla notte tra sabato e domenica fino a questa mattina sono stati scagliati sul Paese quasi 400 velivoli russi senza pilota. Antonio Costa e Ursula von der Leyen sono arrivati nella capitale in treno

In meno di 24 ore la Russia ha lanciato contro l’Ucraina il più vasto attacco aereo mai compiuto dai droni fin dall’inizio della guerra contro l’Ucraina. Dalle notte tra sabato e domenica fino a questa mattina sono stati scagliati sul Paese quasi 400 velivoli senza pilota: 267 nella prima ondata fino al pomeriggio di ieri e oltre un centinaio nelle ultime ore. Sono stati intercettati e abbattuti circa 200 droni kamikaze di fabbricazione iraniana che hanno colpito anche la capitale. Un condominio di circa 30 piani è stato centrato dalle schegge di una esplosione in volo, probabilmente in seguito all’intercettazione della contraerea. La gran parte dei residenti si trovava nei rifugi e le uniche persone ricoverate hanno avuto malori a causa dello spavento ma nessuna ferita.
La dove è stato diretto il maggior numero di attacchi è stata Keyvyi Rih, a sud di Dnipro. Non si tratta di una località di valenza militare né strategica. Dall’inizio del conflitto entra regolarmente nel mirino dei raid aerei per il solo fatto di essere la città natale del presidente Zelensky. I quartieri centrali sono stati colpiti da un lancio di missili che ha ucciso una persona e ne ha ferendone gravemente altre cinque. L'attacco ha inflitto gravi danni alle infrastrutture civili, tra cui 12 condomini, una casa di riposo e una chiesa.
La capitale ucraina, dove sono stati registrati vari incendi e danneggiamenti causati prevalentemente dalla caduta di detriti dei droni intercettati, oggi affronterà l’inizio del quarto anno di guerra accogliendo i vertici europei e diversi capi di governo. La città è invasa dal puzzo di bruciato, mentre la polizia ha aumentato i controlli nelle aree in cui si svolgeranno le principali cerimonie pubbliche.
Il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen sono arrivati in mattinata come di consueto in treno. “Siamo a Kiev oggi, perché l'Ucraina è l'Europa - ha dichiarato la von der Leyen -. In questa lotta per la sopravvivenza, non è in gioco solo il destino dell'Ucraina. È il destino dell'Europa". Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez, il premier canadese Justin Trudeau e i leader dei Paesi nordici e baltici si sono aggiunti per partecipare a un vertice dei partner dell'Ucraina in vista del negoziato. In totale sono attesi 13 tra capi di stato e di governo. Tra gli assenti, oltre agli Usa, anche l’Italia. Ma la “presenza” più temuta è quella di Mosca, che secondo l’intelligence ucraina sta preparandosi a sferrare una nuova serie di attacchi prima che torni la notte.
© RIPRODUZIONE RISERVATA





