Il presidente Lee alla corte di Trump. Ma strizza l'occhio alla Cina

Oggi l'incontro alla Casa Bianca. Sul tavolo una serie di questioni spinose, dagli accordi commerciali alla presenza delle Forze Usa in Corea. Un suo inviato speciale è a Pechino
August 24, 2025
Il presidente Lee alla corte di Trump. Ma strizza l'occhio alla Cina
ANSA | Il presidente sudcoreano Lee Jae-myun in compagnia della moglie Kim Hye-kyun al suo arrivo a Washington
Archiviata la “storica” visita in Giappone, il presidente sudcoreano Lee Jae-myung affronta, oggi alle 18, il capitolo più spinoso della sua prima missione diplomatica all'estero: il faccia a faccia a Washington con il presidente a stelle e strisce Donald Trump. E che la partita sia complessa, “volatile” e accompagnata da una serie di ambiguità lo conferma la missione (quasi sincrona) di un inviato speciale di Seul in Cina con (l’ambizioso) obiettivo di "aprire la porta alla normalizzazione delle relazioni tra i due Paesi”.
Ieri, nel volo che lo portava a Washington, Lee non si è barricato dietro il “diplomatese”. Ma ha ammesso, come riporta il Korea Herald, che “è difficile concordare sulla richiesta di Washington di flessibilità strategica per le forze statunitensi di stanza in Corea del Sud, poiché si prevede che l'alleanza decennale tra Seul e Washington subirà un cambiamento epocale”. Sul tavolo dei “negoziati” alla Casa Bianca si affolleranno “una vasta gamma di questioni, dalla sicurezza alla condivisione dei costi della difesa e negoziati tariffari”. In particolare, in cima all’agenda c'è il ruolo dei 28.500 soldati delle Forze Armate Usa in Corea. Washington ha chiesto maggiore flessibilità nella loro missione come parte della sua strategia più ampia per contrastare la Cina. Lee ha precisato che "è vero" che gli Stati Uniti hanno chiesto "più flessibilità" ma "questa non è una questione su cui possiamo facilmente concordare". "Invece, le discussioni su una trasformazione strategica orientata al futuro delle Forze Armate Statunitensi in Corea sono necessarie anche dal nostro punto di vista", ha rilanciato il presidente sudcoreano.
Insomma si preannunciano delle trattative “ispide”. Come scrive il Korea Times, Seul intende "massimizzare e salvaguardare gli interessi nazionali del Paese". Come nel tormentato capitolo dazi. Il presidente e la delegazione coreana finalizzeranno a Washington l'accordo tariffario raggiunto il 31 luglio, che prevede l'imposizione da parte degli Stati Uniti di una tariffa generale del 15% sui beni coreani in cambio dell'impegno da parte del Paese asiatico di 350 miliardi di dollari in investimenti e 100 miliardi di dollari in acquisti di energia dagli Stati Uniti. "Siamo in un momento in cui le nazioni perseguono i propri interessi in modo più aggressivo di prima. Ciò significa che anche noi dobbiamo impegnarci molto di più per proteggere i nostri interessi nazionali", ha commentato Lee. I dettagli sull'impegno di Seul di 350 miliardi di dollari in investimenti rimangono, commenta la stampa sudcoreana, però "poco chiari, con divergenze persistenti tra funzionari sudcoreani e statunitensi su questioni delicate".
Il presidente sudcoreano Lee Jae-myun in compagnia della moglie Kim Hye-kyun - ANSA
Il presidente sudcoreano Lee Jae-myun in compagnia della moglie Kim Hye-kyun - ANSA
La partita, sottolineano gli analisti, è complessa. E Seul sembra volerla giocarla su più tavoli. Lee ha spedito domenica in Cina una delegazione speciale guidata dall'ex presidente del Parlamento sudcoreano Park Byeong-seug. Come sottolinea il Global Times, “da quando è entrato in carica, Lee ha segnato un allontanamento dalla politica estera filo-americana della precedente amministrazione Yoon Suk-yeol, mostrando maggiore enfasi sui legami con la Cina”. Secondo la Reuters, Park ha consegnato al ministro degli Esteri cinese Wang Yi una lettera di Lee al presidente cinese Xi Jinping e ha invitato Xi al vertice dell'Asia-Pacific Economic Cooperation (Apec) di ottobre. "Il nuovo governo della Corea del Sud perseguirà uno sviluppo maturo del partenariato di cooperazione strategica tra Corea del Sud e Cina basato sull'interesse nazionale, continuando al contempo a sviluppare l'alleanza tra Corea del Sud e Stati Uniti", ha affermato Park.

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