Il bilancio di 3 giorni di guerra: in Iran 224 vittime, in Israele 24
di Redazione
Notte di missili sui due fronti, 1.257 feriti in Iran e 592 in Israele. Teheran: civili il 90% delle vittime. Netanyahu: pagherete per donne e bimbi uccisi. A morte in Iran un membro del Mossa

Tre giorni di guerra hanno portato morte e distruzione in Iran e in Israele. Il bilancio è in questi numeri: 224 sono i morti e 1.257 i feriti registrati in Iran secondo il ministero della Salute iraniano, che ha parlato di 90% di vittime tra i civili, mentre sul fronte israeliano le vittime sono state 24 e 631 i feriti secondo l'ufficio del premier israeliano, secondo cui Teheran ha lanciato fino a lunedì mattina su Israele 370 missili balistici, di cui 30 lo hanno colpito direttamente.
Nella notte sono proseguiti con grande intensità i raid aerei da entrambe le parti. Sarebbe di 5 morti il bilancio di un attacco portato da Teheran nel cuore di Israele. L'Iran sostiene di aver colpito «con successo» Israele con una selva di missili lanciati nella notte tra domenica e lunedì su diverse città. Inoltre ha promesso attacchi «più devastanti» contro obiettivi israeliani vitali. «Una nuova ondata di attacchi da parte delle Guardie Rivoluzionarie ha permesso ai missili di colpire con successo ed efficacia obiettivi» in Israele, ha dichiarato l'esercito iraniano in una nota.
Domenica Benjamin Netanyahu si è recato a sud di Tel Aviv, a Bat Yam, dove sono morte 6 persone e ha dichiarato: «Pagherete per donne e bimbi uccisi». L'esecutivo israeliano rivendica di aver eliminato i vertici dell'intelligence e colpito il quartier generale del nucleare iraniano. Bombardato l'aeroporto di Mashhad a 2.300 chilometri da Israele.
Intanto un uomo, identificato come Esmail Fekri, è stato impiccato in Iran dopo essere stato condannato per attività di spionaggio a favore del Mossad. Lo riporta l'agenzia iraniana Fars, ricordando che altri due membri del Mossad sono stati arrestati perché «preparavano bombe».
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