«Ballano in piazza l'8 marzo: due donne arrestate a Teheran»

Le ragazze erano vestite come Haji Firouz, un personaggio tradizionale che indossa abiti rossi, canta e danza nell'imminenza del Capodanno. Il regime si difende dalle accuse Onu di repressione per Mah
March 8, 2024
«Ballano in piazza l'8 marzo: due donne arrestate a Teheran»
Ansa | Una manifestazione di due anni fa, analoga a quella che ha portato all'arresto delle due ragazze a Teheran
Due giovani donne sono state arrestate a Teheran dopo che un video sui social le ha mostrate mentre ballavano in strada per la Giornata della donna e per festeggiare il Capodanno iraniano, che inizierà il 20 marzo: è avvenuto in piazza Tajrish, a nord della capitale. Le due ragazze si sono vestite come Haji Firouz, un personaggio tradizionale che indossa abiti rossi, canta e balla per le strade ogni anno nei giorni precedenti il Capodanno per celebrare la ricorrenza. Sono state accusate di "comportamento contrario alle norme sociali". Nonostante i divieti, altre proteste spontanee hanno segnato la giornata dell'8 marzo. Che, idealmente (per la verità più in Occidente che nel Paese degli ayatollah), viene associata alla vicenda di Mahsa Amini morta in un commissariato della polizia religiosa dopo l'arresto per aver indossato in maniera non regolamentare il velo islamico. Numerosi video di donne che ballano all'aperto o in luoghi pubblici, in particolare nella metropolitana, sono diventati virali negli ultimi mesi in Iran, dopo che il movimento di protesta 'Donna, vita, libertà ha scosso il Paese alla fine del 2022 in seguito alla morte di Mahsa Amini.
Proprio su questo fonte, oggi, il ministero degli Esteri iraniano ha condannato "fermamente" il rapporto pubblicato ieri dalla missione Onu d'inchiesta internazionale indipendente sull'Iran in merito alla repressione delle proteste nel Paese nel 2022-2023, innescate dalla morte di Mahsa. "Le ripetute accuse infondate contenute nel rapporto si basano su informazioni errate e distorte e mancano di qualsiasi credibilità giuridica", ha affermato il ministero in un comunicato, come riporta l'agenzia di stampa ufficiale Irna. "Alcuni governi occidentali hanno tentato di fomentare l'iranofobia e diffamare l'Iran" attraverso il rapporto dell'Onu, ha aggiunto.
La missione Onu ha affermato nel suo primo rapporto che la violenta repressione delle proteste pacifiche e la diffusa "discriminazione istituzionale" contro donne e le ragazze in Iran hanno portato a gravi violazioni dei diritti umani da parte di Teheran, molte delle quali costituiscono "crimini contro l'umanità".

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