lunedì 20 maggio 2024
L’inchiesta della procura sui crimini di Hamas e le operazioni militari di Israele si è avvalsa del contributo di esperti internazionali. Tra loro l'avvocata nota per il suo impegno sui diritti umani
Amal Clooney

Amal Clooney - IMAGOECONOMICA

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L’inchiesta della procura dell’Aja sui crimini di Hamas e le operazioni militari di Israele si è avvalsa del contributo di esperti internazionali. In prima linea Amal Clooney, avvocato internazionale nota per il suo impegno in favore dei diritti umani e che insieme ad altri legali ha già collaborato a diverse indagini della procura internazionale, tra cui quelle sui crimini contro i migranti in Libia.

«Più di quattro mesi fa, il Procuratore della Corte penale internazionale mi ha chiesto di assisterlo nella valutazione delle prove di presunti crimini di guerra e contro l'umanità in Israele e a Gaza. Ho accettato - spiega Amal Clooney - e mi sono unita a un gruppo di esperti legali internazionali per svolgere questo compito. Insieme ci siamo impegnati in un ampio processo di revisione delle prove e di analisi legale, anche presso la Corte penale internazionale dell'Aja».

Attraverso la Cloney Foundation, voluta insieme al marito George Clooney, l’avvocata spiega che «il gruppo di esperti e i suoi consulenti accademici sono esperti di diritto internazionale, compreso il diritto umanitario internazionale e il diritto penale internazionale. Due membri del gruppo di esperti sono stati nominati "consiglieri speciali" dal Procuratore della Corte penale internazionale. Due membri del Gruppo sono ex giudici dei tribunali penali dell'Aia».

Si tratta di Lord Fulford, giudice d'appello in pensione, ex vicepresidente della Corte d'appello di Inghilterra e Galles ed ex giudice della Corte penale internazionale; il giudice Theodor Meron, fra l’altro visiting professor all'Università di Oxford ed ex presidente del Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia; Danny Friedman, avvocato, esperto di diritto penale internazionale e diritti umani; Helena Kennedy, avvocata, membro della Camera dei Lord e direttrice dell'Istituto per i diritti umani dell'International Bar Association; Elizabeth Wilmshurst, ex vice consigliere giuridico del Ministero degli Esteri e del Commonwealth del Regno Unito.

«Nonostante i nostri diversi background personali - continua Amal Clooney -, le nostre conclusioni giuridiche sono unanimi. Abbiamo stabilito all'unanimità che la Corte ha giurisdizione sui crimini commessi in Palestina e da cittadini palestinesi. Concludiamo all'unanimità che esistono ragionevoli motivi per ritenere che i leader di Hamas Yahya Sinwar, Mohammed Deif e Ismail Haniyeh abbiano commesso crimini di guerra e crimini contro l'umanità, tra cui la presa di ostaggi, l'omicidio e i crimini di violenza sessuale». Allo stesso tempo «concludiamo all'unanimità che ci sono ragionevoli motivi per credere che il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il Ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant abbiano commesso crimini di guerra e crimini contro l'umanità, tra cui la fame come metodo di guerra, l'omicidio, la persecuzione e lo sterminio».

Anche a costo di esporsi a critiche e minacce: «Come avvocato dei diritti umani, non accetterò mai che la vita di un bambino abbia meno valore di quella di un altro bambino. Non accetto - insiste Amal Clooney - che alcun conflitto sia al di fuori della portata della legge, né che i responsabili siano al di sopra della legge. Per questo sostengo il passo storico che il Procuratore della Corte penale internazionale ha compiuto per rendere giustizia alle vittime delle atrocità in Israele e Palestina».

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