mercoledì 26 ottobre 2022
Aielli, piccolo borgo di nemmeno 1.500 anime in provincia de L’Aquila, è rinato grazie a 39 opere che hanno dato nuovo volto alle case "ferite" da vari terremoti
I murales di Costellazioni fanno rinascere il borgo
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Un murales non è per sempre. Ma può essere nel lungo termine un germe di condivisione e un simbolo di rinascita per una comunità. È l’intuizione cavalcata da Negroni, azienda leader nella salumeria italiana di alta qualità, che ha 'sposato' il museo a cielo aperto di Aielli, piccolo borgo di nemmeno 1.500 anime in provincia de L’Aquila. Le sue strade sono segnate dalle cicatrici dei vari terremoti lungo i secoli passati, ma i residenti hanno saputo invertire la rotta rispetto al rischio spopolamento diventando da 6 anni un vero 'villaggio magico' in stile Gaudì, animato dalle 39 opere che hanno dato un nuovo volto alle case del paese, richiamando anche turisti mai visti prima. È il progetto 'Costellazioni', che registra ora un passo avanti con il primo eco-murale della collezione di Borgo Universo, nome dato al festival di street art e astronomia e, soprattutto, al progetto lungo tutto l’anno che caratterizza oggi Aielli, con tanto di tour guidati nei week-end. Un progetto che ha la direzione artistica di PalomArt e vede la collaborazione di Yourban 2030. I 39 murales sono firmati da artisti come Zamoc col suo 'Fetonte', Giò Pistone, Millo, Ericailcane e Okuda San Miguel. L’ultima 'parete d’autore' in ordine di tempo si chiama Nuru (nella lingua africana swahili significa 'giorno di luce') ed è la prima opera nel suo genere realizzata con la vernice 'purifica aria' Airlite, brevettata per un minor impatto sull’inquinamento. A firmarla a quattro mani è il duo inedito Zoer-Giovanni Anastasia: artista internazionale cresciuto nel nord della Francia, il primo; giovane emergente della street art italiana, di origini napoletane, il secondo, già presente con 'Gemini' a Borgo Universo. Un’accoppiata, anch’essa eccezionale, che sintetizza al meglio l’obiettivo di 'Costellazioni', ideato a misura di giovani per favorire iniziative e ricadute positive sui territori e sulla comunità locale, nell’ottica di favorire il rinnovamento culturale, sociale e ambientale. Uno degli artefici della ripartenza di questo borgo che si eleva sopra la piana del Fucino è il sindaco 40enne Enzo Di Natale, in carica dal 2015: «Il sisma di un secolo fa e le ondate migratorie degli anni Cinquanta e Sessanta – racconta oggi – avevano pressoché svuotato il paese. Giovani eravamo pochi, ma l’intuizione, in un contesto privo di fabbriche capaci di dar lavoro, fu quella che non bisognava coltivare la memoria come zavorra nostalgica, ma cer-care di diventare un piccolo polo d’attrazione puntando sulla riqualificazione del centro storico».

Nacque così il progetto di riapertura della Torre delle Stelle, osservatorio installato in un edificio del 1.400 che domina il borgo, già valorizzata nel 1998 e poi richiusa nel 2009 dopo l’ultimo terremoto. E poi quello dei murales che, una volta superata la ritrosia iniziale dei proprietari, ha visto gli anziani aiellesi quasi fare a gara nel voler elargire le pareti da pitturare. Dopo le prime opere, nel 2017 le associazioni Primavera e Libert’aria diedero vita al festival. Da allora i progetti sono cresciuti, dando sfogo alla fantasia. Ai piedi della torre ecco il grande muro su cui nel 2018 l’artista locale Alleg, al secolo Andrea Parente, ha copiato come un moderno amanuense l’intero 'Fontamara', il libro di Ignazio Silone ambientato da queste parti: 53mila parole per 3 km. di righe. Non distanti ci sono la Costituzione italiana trascritta nel 2019 e, ultima idea pervenuta, la riproduzione integrale della 'Divina Commedia' di Dante su una serie di pannelli in alluminio serigrafato. «Per l’esordio di Costellazioni – ha dichiarato Claudia Ferrari, responsabile marketing di Salumi Negroni - abbiamo fortemente puntato su questo luogo perché rappresenta non solo un riferimento ormai per la street art mondiale, ma anche uno straordinario esempio di rigenerazione per mano dei giovani, che hanno saputo rilanciare un territorio attraverso una formula di successo, quella dell’arte urbana abbinata all’astronomia. Un binomio al centro anche di 'Costellazioni', che per questa sua prima tappa ha fornito ad un astro nascente italiano dell’arte di strada l’opportunità di affiancare un artista internazionale ed entrare così nel novero dei grandi nomi internazionali attivi in questo museo a cielo aperto». L’ultimo nome è quello di Zoer (pseudonimo di Frédéric), un 37enne nato a Palermo ma cresciuto a Lille, noto per aver trasformato in una monumentale tavolozza di colori 144 auto abbandonate nella più antica discarica della Francia e perché, un po’ alla Banksy, non vuole farsi riprendere di volto.

Accanto a lui Anastasia, che al borgo ha già realizzato il murale «Gemini», dedicato alla storia contadina del paese. Il loro murale è ispirato alle parole 'rispetto' ed 'equilibrio', quella scelte da circa 600 ragazzi di tutta Italia attraverso un sondaggio on-line sul sito di Negroni. «Equilibrio è movimento continuo, continua trasformazione. Da secoli, la terra è soggetta a molte trasformazioni, sia ad opera dell’uomo che della natura stessa, e ogni volta deve necessariamente ritrovare un equilibrio. Anche il rispetto è fondamentale nell’ottenere l’equilibrio, perché tramite esso le parti in gioco trovano connessioni ». È questo per Zoer il concept alla base dell’opera, che vuole rappresentare l’equilibrio ristabilito nel territorio di Aielli, dopo il prosciugamento del lago del Fucino in cui sorgeva, ma anche la coesistenza rispettosa di più elementi: la terra (il verde), l’uomo (il viola), l’acqua (il blu), il fuoco o il sole (l’arancione), con una serie di figure che si riferiscono alle migliaia di vite che stanno cercando di trovare un senso nell’organizzare la loro vita su questa terra. «Questo muro – conclude l’artista francese – riporta lo spaccato di un territorio che ha subito varie fratture ma, con la sua forma accogliente, rappresenta quasi un riparo».

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