martedì 13 luglio 2021
Il responsabile della divisione Banca dei Territori racconta il programma attivo sulla piattaforma di crowdfunding della banca ForFunding: «Solo nel 2020 raccolti 9,7 milioni»
Barrese: con Formula l'aiuto al Non profit nasce dal territorio
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A Milano, attraverso un accordo con la fondazione don Gino Rigoldi, verranno attivati dei percorsi di formazione e avviamento al lavoro dedicati ai Neet o per giovani usciti dal carcere minorile. Nel quartiere San Paolo di Bari – dove la povertà economica, il deficit urbanistico e di spazi, la scarsità di servizi incidono negativamente sulla capacità del minore di far emergere i propri talenti – verrà realizzato un parco giochi e verranno avviati dei laboratori ludico creativi dedicati ai bambini. E ancora a Reggio Emilia nell’area di Santa Croce – zona ad alto potenziale di vulnerabilità economica e sociale – per favorire il confronto intergenerazionale verranno creati spazi per l’educazione, la scuola e la formazione (come laboratori manuali, su competenze digitali e di narrazioni).

Sono soltanto tre delle ultime iniziative lanciate da Intesa Sanpaolo attraverso Formula, un programma attivo sulla piattaforma di crowdfunding della banca ForFunding, realizzato in collaborazione con la Fondazione Cesvi per la selezione dei progetti e dedicato a sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per persone in difficoltà. «Si tratta di micro-interventi ma costruiti con un’ottica industriale, significa cioè agire in modo graduale con l’obiettivo di creare un impatto vero e strutturale a livello locale», spiega Stefano Barrese numero uno della divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo.La strategia alla base di questa iniziativa, come avvenuto già in passato per esempio con l’allargamento del progetto “Imprese vincenti” anche alle realtà del Terzo Settore, è quella di continuare a inserire l’attenzione concreta alle tematiche ambientali e sociali all’interno dell’attività caratteristica della banca, veicolando in quella direzione parte dei profitti: «Con la scelta di implementare l’esperienza di Banca Prossima all’interno del gruppo e lanciando tante iniziative di successo, possiamo dire che abbiamo trovato la “formula” giusta per rimanere fortemente profit, ma dedicando un’attenzione crescente al Terzo settore, al sociale, alla sostenibilità e ai temi Esg. In questi campi non solo siamo presenti con attività di finanziamento, ma in un certo senso indirizziamo anche il credito se si pensa al Sustainability Loan, un tipo di finanziamento nato proprio con l’obiettivo di accrescere il profilo di sostenibilità delle imprese».

La “contaminazione” tra i due mondi (Profit e Non profit) è sempre più attiva e proficua: «Per dare un’idea dei risultati ottenuti finora – sottolinea Barrese – basti dire che dall’avvio della piattaforma di crowdfunding nel 2017 sono stati raccolti finora circa 17 milioni (di cui 9,7 milioni soltanto nel 2020) che sono serviti a far partire più di 260 progetti in questi anni».“Formula” si inserisce proprio in questo filone e prevede un coinvolgimento diretto delle strutture territoriali: «Ogni trimestre le direzioni regionali presenti sul territorio e deputate a seguire famiglie e imprese, coadiuvate da Cesvi, indicano attraverso la propria rete di filiali le iniziative più meritevoli presenti sul territorio: su queste vengono poi veicolate le somme accumulate attraverso devoluzioni associate agli acquisti effettuati online dai Clienti ed ulteriori donazioni da parte delle società del Gruppo – racconta Barrese –. Nel secondo trimestre del anno che si è appena concluso sono stati raggiunti oltre 1,4 milioni di euro (cifra superiore a 1,2 milioni prefissati) con cui verranno finanziati nuovi progetti sul territorio».Il processo di selezione avviene tenendo conto di diversi fattori: «Sicuramente uno dei primi parametri è dato dall’affidabilità e dal profilo dell’associazione o dell’ente che si occupa di sviluppare attività e poi si utilizzano gli stessi criteri che valgono per il credito – afferma Barrese –. Quanto agli ambiti d’intervento siamo concentrati sulla riqualificazione di aree verdi, alla realizzazione di strutture per l’accoglienza di minori e per il sostegno degli anziani, agli aspetti legati all’integrazione, alla promozione di percorsi per l’inserimento professionale».

Pur essendo la prima banca italiana e tra i primi istituti di credito a livello europeo, Intesa Sanpaolo attraverso proprio la Banca dei Territori ha un termometro diretto delle esigenze e delle richieste che provengono dai vari contesti locali: «Oggi tra i temi più sentiti ci sono sicuramente il lavoro e l’accesso alla casa – risponde Barrese –. E spesso si tratta di due aspetti fortemente interconnessi perché il primo è una delle condizioni essenziali per poter accedere all’acquisto di un immobile. La decisione del governo, con una legge ad hoc, di sostenere l’acquisto prima casa per gli under 36 a condizioni agevolate e con garanzia statale è estremamente positiva. Se si riuscissero anche ad aumentare le opportunità occupazionali per le giovani generazioni ci sarebbe davvero un gran passo avanti nella strada della ripresa».

A proposito di lavoro, pur con le dovute cautele e precauzioni, ora la fine del divieto di licenziare fa meno paura rispetto ai mesi scorsi: «Prevedere il blocco in una fase delicata e con imprese e produzione ferme o comunque a rilento è stata una decisione giusta – sostiene Barrese –. Ora siamo in un momento di riapertura del Paese, in cui l’economia ha ripreso a correre in maniera più o meno trasversale, per cui ci sono condizioni per poter affrontare uno sblocco controllato dello stop con meno preoccupazione, anche se ovviamente vanno gestite molto bene alcune situazioni delicate e occorre monitorare alcuni possibili comportamenti aziendali, perché nessuno vuole assistere a licenziamenti di massa».In questa fase di ripresa post-Covid, secondo Barrese, il Non profit può giocare un ruolo cruciale: «Ci sono margini enormi di sviluppo nel sostegno agli anziani, alle fasce deboli e più bisognose della popolazione. Non solo: il Terzo Settore ha ampie potenzialità d’azione anche su un punto di debolezza cronico del nostro Paese, che è quello riconversione formativa. Gli spazi di crescita, insomma, non mancano e Intesa Sanpaolo è pronta a sostenere con ancora più forza iniziative sociali, di sostenibilità e di reinserimento professionale».

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