Per la Gen Z il risparmio è d'oro: «Serve a realizzare sogni»

Al via oggi il Mese dell'educazione finanziaria promosso dal Comitato Edufin con eventi nelle scuole. Per i più giovani il denaro è percepito come «responsabilità»
November 1, 2025
Per la Gen Z il risparmio è d'oro: «Serve a realizzare sogni»
Per la Generazione Z il denaro non è più un totem di potere, ma un mezzo per restare liberi. Il denaro è percepito principalmente come “responsabilità” (8,6 su 10), “strumento per realizzare i propri sogni” (8,2 su 10). Solo una minoranza dei giovani lo associa a divertimento o status: un cambio di paradigma netto rispetto alle generazioni precedenti, cresciute nell’epoca del consumo identitario. È per certi versi sorprendente quanto emerge dalla ricerca “Touch, Pay, Trust” condotta da Webboh LAB e Sylla su un campione di 4.000 ragazzi tra i 14 e i 19 anni, che fotografa una gioventù inaspettatamente pragmatica. Dietro la superficie dei numeri emerge una generazione che non vuole più sentirsi esclusa dalle scelte economiche, una generazione che non sogna la ricchezza facile, ma la serenità di un futuro prevedibile.
Forse è questo il segnale più promettente del Mese dell’educazione finanziaria che inizia oggi: capire che la libertà, anche quella economica, comincia dal sapere. Il risparmio, spesso snobbato in passato come segno di rinuncia, torna a essere per la Gen Z un valore. I ragazzi preferiscono mettere da parte (7,2 su 10) piuttosto che spendere subito, e vedono nel risparmio una leva per realizzare progetti personali (8,3 su 10). Anche l’investimento viene percepito come utile (7,1), segno di un crescente interesse verso il proprio futuro economico. È una generazione che chiede di capire, non solo di consumare: il desiderio di ricevere maggiore educazione finanziaria raggiunge un punteggio medio di 7,5 su 10. E non è un dettaglio: oltre il 70% degli intervistati rifiuta l’idea che “investire sia solo da adulti”, chiedendo strumenti per comprendere pensioni e scelte di lungo periodo.
Da queste evidenze nasce la bussola ideale del Mese dell’Educazione Finanziaria, promosso dal Comitato Edufin e dal ministero dell’Economia e delle Finanze, che durerà fino al 30 novembre. L’iniziativa, giunta all’ottava edizione, riunisce in tutta Italia centinaia di eventi gratuiti – in presenza e online – per promuovere la gestione consapevole delle risorse personali e familiari. “Educazione finanziaria: oggi per il tuo domani” è il filo conduttore scelto dal Mef, un invito a considerare la conoscenza economica come forma di autodifesa civile, non come materia per specialisti. Anche l’immagine grafica del Mese cambia volto: il logo blu tradizionale si arricchisce di una palette cromatica che orienta il pubblico tra i temi. Il rosa segnala gli eventi rivolti alle donne, il verde accompagna le iniziative sulla sostenibilità, il giallo identifica università e istituti scientifici, il viola le attività dedicate a innovazione e tecnofinanza. Sul sito del Comitato Edufin è disponibile il calendario completo 2025, con seminari, laboratori, webinar, spettacoli e giochi didattici promossi da scuole, enti pubblici, imprese e associazioni.
Tra gli appuntamenti simbolo, la Giornata della legalità finanziaria del 18 novembre ad Alghero, organizzata con Guardia di Finanza e Ministero dell’Istruzione, dedicata alla promozione della correttezza e della trasparenza nei comportamenti economici. A dicembre, poi, Consob presenterà il nuovo “Rapporto sull’educazione finanziaria nelle scuole”, frutto di un lavoro capillare di analisi sul campo. In questo scenario, la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio (FEduF), promossa dall’Abi, conferma il suo ruolo di traino culturale. Quest’anno la Fondazione dedica il proprio contributo al tema della previdenza, decisivo per costruire un futuro stabile. Con la campagna “Parlare di previdenza con i giovani significa aiutarli a costruire una visione consapevole del proprio futuro”, FEduF ha lanciato un nuovo video didattico realizzato da Taxi 1729 con il contributo di Unipol, presentato in anteprima ai saloni Tuttosoldi di Torino e al Salone dei Pagamenti di Milano.
In cinque giornate di incontri e laboratori, oltre 3.000 studenti sono stati coinvolti in attività didattiche che uniscono storytelling e formazione, e altri 2.500 parteciperanno durante il mese di novembre a eventi in tutta Italia. Solo nell’anno scolastico 2024/2025 la Fondazione ha realizzato più di 550 iniziative, raggiungendo 55.000 studenti e 2.000 insegnanti, grazie anche al protocollo triennale con il Ministero dell’Istruzione e del Merito. “Investire nell’educazione finanziaria significa investire nel futuro del Paese – ricorda Giovanna Boggio Robutti, direttore generale di FEduF – e farlo nelle scuole, a contatto diretto con le nuove generazioni, è il modo più efficace per costruire una società più equa e informata”.
Tra i progetti più recenti, quello avviato con il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), partito lo scorso 24 ottobre presso l’Istituto Tecnico per il Turismo “Livia Bottardi” di Roma. Un percorso pensato per studenti delle scuole superiori che intreccia narrazione e competenze pratiche, approfondendo il valore del denaro, il risparmio consapevole, la pianificazione delle spese e la protezione dei depositi. “Il FITD sostiene l’educazione finanziaria quale valore fondante per la costituzione di una cittadinanza libera e consapevole”, evidenzia il direttore generale Alfredo Pallini, sottolineando il legame tra fiducia nei risparmi e stabilità del sistema bancario.
Nei dialoghi promossi da FEduF e FITD tornano i temi che attraversano la quotidianità della Gen Z: intelligenza artificiale, pagamenti digitali, divario di genere, educazione tra pari e previdenza. Il linguaggio è diretto, a tratti ironico, ma sempre ancorato a un’idea di responsabilità condivisa. Un passo discreto ma essenziale verso un futuro più consapevole, in cui la cultura economica diventa parte della cittadinanza.

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