venerdì 11 agosto 2023
Il comparto vale 21 miliardi di euro, registra un incremento annuo del 9,5% negli ultimi 25 anni e impiega 600mila persone. Necessaria maggiore cultura d'impresa
Il settore delle pulizie professionali è in continua crescita

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Con lo scoppio della pandemia, il settore delle pulizie professionali - degli uffici, ma in generale di tutti gli ambienti di lavoro a contatto con il pubblico - ha subito una crescita importante che continua ancora oggi e fa gola a molti imprenditori o aspiranti tali. Dopo un + 2,4% a valore nel 2021, l’Osservatorio di Assocasa rileva una tendenza positiva anche per il 2022, con un +1,2%. Secondo i dati evidenziati dallo studio condotto da Cerved On per Afidamp-Associazione fabbricanti e fornitori italiani attrezzature macchine prodotti e servizi per la pulizia, la crescita di fatturato è stata addirittura del 40%. Negli ultimi 25 anni ha fatto registrare un incremento medio annuo del 9,5%. Il nostro è il primo Paese in Europa per numero di certificazioni Ecolabel, sia di aziende produttrici sia di servizi, il quarto per occupati nel settore, e il secondo per numero di micro e piccole imprese, che rappresentano il 96,5%. Il fatturato annuo per un addetto di un’azienda di pulizie in Italia è pari a circa 35mila euro, il valore più elevato tra i Paesi Ue, per un giro d’affari complessivo di 74 miliardi di euro annui che dà lavoro a 600mila persone, soprattutto donne (73%). Un settore dinamico, che potrebbe rappresentare una buona opportunità di crescita per l’economia nazionale, ma che stenta a decollare anche per poca cultura di impresa. «Molte aziende sono nate dal nulla, senza una visione strategica e sono a conduzione familiare, senza che nessuno al loro interno abbia reali capacità manageriali – spiega Luigi Marfella, imprenditore del settore delle pulizie, formatore e ideatore del progetto Serial Cleaner –. Nel nostro Paese c’è un po’ la tendenza a sottovalutare l’importanza di avere alla guida di un’azienda, anche se di piccole dimensioni, una persona che sia realmente preparata, non solo nel campo in cui opera, ma anche a livello gestionale e imprenditoriale. Solo così si cresce e si innova. E questo vale in tutti gli ambiti». Luigi Marfella da anni è a capo di aziende impiegate nel settore prima come fornitore di prodotti per imprese di pulizie con decine di dipendenti, e poi come consulente interno, essendosi ritrovato, nel corso della sua carriera a fornire formazione e supporto a imprenditori suoi clienti non soltanto sui prodotti e le modalità di svolgimento del lavoro, ma soprattutto su come gestire l’attività ed aumentare i margini derivati dai cantieri. Nel 2022, nasce, quindi, l’idea del primo corso di specializzazione indirizzato ai titolari di imprese di pulizie, con lo scopo di condividere le strategie commerciali e le tecniche alla base del marketing, per aumentare i guadagni. Sono già 90 gli imprenditori che hanno seguito i suoi corsi e le sue strategie, cambiando il volto alla propria attività. L’idea alla base è quella di rendere più professionali i titolari delle imprese, abbandonando l’improvvisazione in favore di una maggiore e migliore cultura di impresa, per mettere in luce questo mondo così sottovalutato e poco qualificato, aiutando il settore a crescere e a diventare più redditizio. Oltre al corso, Serial Cleaner prevede anche un blog, in cui vengono pubblicati i trend e le novità di interesse per chi fa questo lavoro, un canale YouTube ed un gruppo Facebook, dove gli imprenditori possono confrontarsi liberamente con i colleghi. Come accade già per molti settori, l’obiettivo di Luigi Marfella e del progetto di Serial Cleaner è quello di creare una vera e propria qualifica, regolamentando il settore, magari con l’introduzione di un albo o di certificazioni ufficiali, individuandone e risolvendone i principali limiti e problemi.

Le tendenze del settore

La sostenibilità si interseca con molti aspetti diversi dell’attività di pulizia, dai materiali e dai processi utilizzati per produrre i prodotti allo smaltimento di tali prodotti dopo l’uso. I consumatori sono sempre più disposti a pagare qualcosa in più per i prodotti che dimostrano certificazioni di sostenibilità e a sostenere le imprese che cercano di ridurre il loro impatto ambientale. Tra le principali aree di attenzione vi sono la riduzione dei rifiuti plastici, l’incremento del riutilizzo dei prodotti e della loro durata. Le aziende potrebbero dover considerare anche la sostenibilità dei loro processi di distribuzione e produzione, nonché la loro responsabilità sociale d’impresa. Per essere veramente sostenibili, le aziende devono considerare l’intero ciclo di vita dei loro prodotti e trovare il modo di ridurre al minimo il loro impatto sull’ambiente. La tecnologia di pulizia robotizzata può portare una serie di vantaggi alle strutture, tra cui una migliore qualità di pulizia, efficienza e lo sviluppo di processi decisionali basati sui dati. La tecnologia può anche consentire al personale umano di liberarsi da alcuni compiti manuali per dedicarsi ad altri di natura gestionale. Tuttavia, l’adozione della pulizia robotizzata è stata abbastanza lenta, in parte a causa dell’investimento iniziale richiesto e dei costi di manutenzione continua. Le opzioni di leasing e la costruzione di edifici smart possono contribuire ad alleviare alcuni di questi costi. Più è alto il numero di persone che viene a contatto con la pulizia robotizzata e impara a conoscerla, più aumenta la probabilità che queste tecnologie vengano effettivamente adottate. In definitiva, l’uso della robotica nelle pulizie può migliorare l’efficienza, l’igiene e la sostenibilità delle attività. Carenza di personale e problemi di fidelizzazione saranno tendenze costanti nel 2023. Per combattere queste ​problematiche, le aziende possono considerare l’implementazione di tecnologie come robot e automazione per coadiuvare il personale umano durante le attività e potenzialmente migliorando la fidelizzazione offrendo opportunità di formazione e sviluppo professionale per il personale. Inoltre, le imprese possono concentrarsi sulla creazione di una percezione migliore della professione dell’operatore delle pulizie sottolineando l’essenzialità di questa figura. Offrendo attrezzature ergonomiche e formazione continua, le imprese possono anche contribuire a migliorare il benessere fisico e mentale del personale addetto alle pulizie, con un conseguente potenziale miglioramento della fidelizzazione. In generale, per risolvere i problemi di personale potrebbe essere necessaria una combinazione di soluzioni tecnologiche e di sforzi per migliorare la percezione e le condizioni di lavoro del personale, ma continuerà a essere una tendenza del settore delle pulizie professionali nel prossimo futuro. Uno dei tratti caratterizzanti del 2023 per il settore della pulizia professionale è l’aumento dei costi delle imprese. Ogni area, dalla produzione alle vendite, sarà toccata da una serie di problemi. La guerra in Ucraina ha ridotto le materie prime provenienti dalla Russia, compresi alcuni dei componenti chiave per le infrastrutture tecnologiche e di trasporto, incidendo anche sui costi energetici sostenuti da imprese e cittadini. L’inflazione e il costo della vita continuano a influenzare le decisioni di acquisto a livello privato e professionale in tutti i settori e i costi che un’azienda può trasferire ai clienti non sono molti.




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