
Il broker è tra le figure più richieste - Archivio
Il settore finanziario è tra i più complicati che esistono. Anche per una disinformazione e diseducazione da parte del grande pubblico. Tuttavia la tecnologia e l'innovazione lo rendono tra i più dinamici del mercato del lavoro. Le aziende e i risparmiatori sono sempre alla ricerca di professionisti altamente qualificati in grado di gestire efficacemente le loro risorse economiche. Per lavorare in finanza è fondamentale avere una conoscenza approfondita delle normative e del comparto. Innanzitutto, è necessaria una solida base accademica. Lauree in Economia, Finanza, Contabilità o aree correlate sono essenziali per fare carriera. In questo settore, sono altrettanto apprezzate alcune certificazioni riconosciute a livello internazionale, come il Cpa-Certified public accountant, il Cfa- Chartered financial analyst o il Cma-Certified management accountant. L’esperienza pratica è un altro fattore cruciale. Conoscere i principali software gestionali o avere svolto periodi di stage o tirocinio presso società di consulenza, banche e altre istituzioni finanziarie sono sicuramente punti di vantaggio. Infine, affidarsi a una agenzia specializzata in finanza, contabilità, banking e insurance può aiutare ad accedere a posizioni lavorative in linea con il proprio profilo. Tra le figure più richieste: broker, impiegato recupero crediti, consulente assicurativo, analista, risk manager.
Il broker è la figura professionale che si occupa di facilitare le transazioni tra acquirenti e venditori o di concludere la vendita di beni per conto di un cliente. Tra le sue responsabilità figurano: analisi del settore economico di riferimento; utilizzo di strumenti e strategie di marketing; elaborazione e realizzazione di strategie di investimento; negoziazione. Un broker percepisce una retribuzione iniziale di circa 25mila euro lordi all’anno. Per i livelli senior, lo stipendio può salire fino a 50mila euro annui.
L'impiegato recupero crediti ha il compito di entrare in contatto con i debitori, facendo le veci del soggetto creditore, allo scopo di sollecitare l’estinzione dei debiti pagando quanto dovuto. Questa figura professionale è specializzata, in particolare, nella raccolta di: mutui; finanziamenti e prestiti; crediti commerciali. In Italia, lo stipendio medio di un addetto al recupero crediti ammonta a circa 28mila euro lordi, mentre i più qualificati possono arrivare anche a 40mila.
La principale responsabilità del consulente assicurativo è quella di individuare i rischi e riconoscere le effettive esigenze di sicurezza dei propri clienti. Un consulente deve occuparsi del mondo dei prodotti assicurativi e, attraverso la comunicazione con il proprio cliente, riuscire a individuare le migliori soluzioni che il mercato può offrire. Un consulente assicurativo con pochi anni di esperienza professionale alle spalle può arrivare a percepire circa 15mila euro all’anno, mentre una figura senior che è in grado di vantare parecchi anni di carriera ed esperienza può anche arrivare a guadagnare oltre i 50mila euro lordi. Oltre alla retribuzione base, poi, i consulenti possono beneficiare di provvigioni in base alle polizze che sono in grado di stipulare con i clienti. Solitamente, inoltre, il contratto di queste figure professionali prevede anche bonus e premi di produzione.
La figura professionale dell'analista si distingue sia per competenze formative e soft skill caratteriali sia per competenze specialistiche nell’ambito dell'analisi critica dei dati. In particolare, si serve di dati, informazioni e tendenze di mercato per ricavare le indicazioni più efficaci per migliorare il business di un'azienda. La sua responsabilità principale è quella di verificare le teorie e le ipotesi ricavate dai dati allo scopo di ottenere un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza. Lo stipendio medio d'ingresso in Italia di un analista è di circa 27mila euro lordi all’anno. Le figure professionali che hanno maturato un'esperienza di qualche anno di lavoro arrivano a cifre intorno ai 32mila euro, mentre i più esperti possono ottenere una retribuzione base intorno ai 45mila euro.
Il risk manager è un’altra figura professionale che si può trovare nel mondo della finanza. E, in particolare, sono due i ruoli più comunemente richiesti in questo ambito: credit risk analyst, il quale si occupa di tutti i rischi associati al finanziamento e al credito, in particolare per quanto riguarda le eventuali probabilità di insolvenza di un soggetto debitore e il market risk analyst, che si occupa di valutare, rispetto all’andamento inflazionistico del mercato, i rischi connessi alla gestione delle transazioni finanziarie o di un portafoglio di azioni.
Aperte le candidature per la "Global money week"
Al via l'apertura delle candidature per le iniziative di formazione e sensibilizzazione di educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale nell'ambito della Global Money Week 2025. Si tratta - spiega il Mef in una nota - dell'evento annuale promosso dall'Ocse con l'obiettivo di sensibilizzare i giovani sull'importanza di acquisire conoscenze, abilità e comportamenti necessari per prendere decisioni finanziarie consapevoli. Dal suo avvio, nel 2012, la manifestazione ha coinvolto oltre 60 milioni di giovani in 176 Paesi. La campagna è coordinata in Italia dal Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria (Comitato Edufin). Quest'anno il tema della manifestazione è Think Before You Follow, Wise Money Tomorrow (Pensa prima di agire, gestisci il tuo denaro con saggezza). L'obiettivo è sensibilizzare i giovani fin dall'età prescolare sull'importanza di acquisire competenze finanziarie solide. Gli sviluppi della finanza digitale e i cambiamenti nel modo in cui i consumatori interagiscono con i servizi finanziari online - dall'emergere degli influencer finanziari (finfluencer) all'uso sempre più diffuso dell'intelligenza artificiale, stanno rendendo difficile per tutti, ma in particolare per i giovani, distinguere tra informazioni e consigli affidabili e non affidabili. Inoltre la pressione dei coetanei e l'influenza dei social media possono indurre ragazzi e ragazze a prendere decisioni avventate e sbagliate. Il Comitato Edufin invita associazioni, istituzioni, imprese, Università e Centri di ricerca, scuole, fondazioni, pubbliche amministrazioni e ogni altra organizzazione che voglia impegnarsi nel campo dell'educazione finanziaria, a partecipare alla manifestazione con iniziative di formazione e sensibilizzazione indirizzate ai giovani e al mondo della scuola. Le domande possono essere presentate sul sito www.quellocheconta.gov.it. La scadenza per proporre le iniziative è il 27 febbraio 2025.
La formazione necessaria
La finanza richiede un alto grado di comprensione. Anche per questo motivo sono nate iniziative legate all'educazione finanziaria. In un mondo in cui i social media sono il nuovo punto di riferimento per ottenere informazioni su ogni aspetto della vita, non stupisce la crescita esponenziale del fenomeno del FinTok: la tendenza a divulgare su TikTok contenuti legati all'educazione finanziaria, che sta rivoluzionando il modo in cui le persone si informano su temi legati alla gestione delle finanze personali. In Europa, il 68% degli utenti di TikTok è interessato ad accedere a contenuti a tema finanziario sulla piattaforma, il 52% ammette di essersi avvicinato alla finanza proprio grazie a TikTok, e il 38% di avere acquistato un prodotto o un servizio finanziario dopo averlo visto sulla piattaforma1. In Italia, il 36% degli italiani dichiara di affidarsi a mezzi come TikTok per decidere come gestire i propri risparmi. Dai consigli sul budgeting, ossia la pianificazione delle spese e la gestione delle risorse economiche in modo strategico, a vere e proprie challenge per risparmiare, milioni di utenti si rivolgono alla nota piattaforma per ottenere informazioni e suggerimenti. In occasione del mese dedicato all’Educazione Finanziaria, SumUp – fintech attiva nel settore dei pagamenti digitali con soluzioni innovative per business di ogni dimensione – individua 7 trend FinTok, fra contenuti virali e suggerimenti economici, utili a stimolare curiosità e interesse anche tra i non addetti ai lavori, con l’obiettivo di incentivare consumatori e commercianti a riflettere sull’importanza di migliorare costantemente la propria consapevolezza finanziaria.
Mentre la ricerca condotta da Pictet Asset Management dedicata all’analisi dello stato dell’arte dell’alfabetizzazione finanziaria - dal titolo Osservatorio Edufin Pictet AM 2024: Educare al futuro - vuol fotografare quello che possiamo definire come il minimo comun denominatore di obiettivi, paure e bisogni dell’educazione finanziaria e del risparmio di oggi: l’orientamento al futuro. L’educazione finanziaria viene infatti percepita sempre più da tutti, investitori e non, come strumento chiave per realizzare i propri progetti di vita, incrementando il desiderio di conoscenza, tempo dedicato, consapevolezza e sensibilità ai temi economico-finanziari. Obiettivo principale dell’iniziativa resta quello di comprendere i bisogni e le difficoltà degli italiani nell’approcciarsi alla materia finanziaria, per supportarli al meglio nell’effettuare scelte di investimento consapevoli. Per farlo, lo studio monitora, come ogni anno, l’andamento dell’interesse verso la materia, con un focus particolare sui giovani, le difficoltà riscontrate nella ricerca di contenuti e nell’individuazione di referenti autorevoli, l’evoluzione della dieta mediatica in ambito finanziario, dove la componente dei social network appare sempre più marcata, e quelle che sono le attitudini delle diverse generazioni al risparmio e previdenza sociale in un mercato oggi sempre più complesso, volatile. La complessità economica, unita al desiderio di realizzare i propri progetti di vita, accrescono l’interesse per l’educazione finanziaria, che registra una crescita del 12% rispetto ai livelli del 2021. I giovani, in particolare, si dimostrano sempre più attenti ai temi economico-finanziari, con oltre il 40% del campione che desidera aumentare il proprio livello di conoscenza finanziaria. I social network si confermano tra i principali canali di informazione finanziaria, con una crescita di circa il 10% in tre anni. In particolare, Instagram conquista sempre di più i giovani che nel 35% circa dei casi lo usano sia per informarsi che per ricercare consigli di investimento. Di contro, l’individuazione di contenuti e/o referenti adeguati rimane l’ostacolo principale per il 39% del campione. L’orizzonte di breve periodo continua a dominare le scelte di investimento, complice la complessità dello scenario macro e la difficoltà a risparmiare. Il 70% della popolazione dichiara di soffrire di ansia finanziaria, alimentata a sua volta da una diffusa avversione al rischio e un’insufficiente conoscenza finanziaria. Tra gli investitori, il 47% del campione italiano investe in obbligazioni e il 22% in immobili. Mentre i giovani risparmiatori, più idonei a investire in azioni in ottica di lungo termine, continuano a mostrare poco interesse e scarsa conoscenza di strumenti a loro più adatti, quali i Pac o la previdenza complementare. Infine, negli ultimi anni si registra un progressivo sviluppo della digitalizzazione della finanza. Ad oggi, oltre il 40% di Boomer e GenX si avvale del banking online, mentre tra i più giovani questo strumento è affiancato e, nel caso della GenZ, superato dal trading on line e dall’acquisto di crypto valute.
Tinaba annuncia il lancio di Finanza digitale: neobank e tecnologie FinTech, un progetto formativo ideato con Ice - Innovation and Corporate Entrepreneurship Center di Sda Bocconi School of Management, istituzione accademica riconosciuta a livello mondiale per l’eccellenza nella formazione manageriale. Questo corso rappresenta un tassello fondamentale nella missione di Tinaba di promuovere l’educazione finanziaria e fornire strumenti concreti per navigare con consapevolezza il futuro della finanza digitale. Il corso, acquistabile ora su www.corsoicesdabocconi.tinaba.it, approfondisce temi di grande attualità come blockchain, criptovalute, intelligenza artificiale e regolamentazione finanziaria. Grazie a moduli on-demand e sessioni live interattive condotte dai docenti di Ice Sda Bocconi e da esperti del settore, i partecipanti avranno accesso a contenuti esclusivi e approfondimenti pratici. Al termine del percorso, gli iscritti riceveranno un prestigioso certificato ufficiale Sda Bocconi, un riconoscimento di grande valore per arricchire il profilo professionale e distinguersi nel settore finanziario.