lunedì 12 febbraio 2024
La raffineria di Sarroch, vicino a Cagliari, è il principale impianto di raffinazione di greggio in Italia. Vitol ha annunciato l'intenzione di lanciare un'Opa per il restante 65% del capitale.
La raffineria di Saras a Sarroch, in provincia di Cagliari

La raffineria di Saras a Sarroch, in provincia di Cagliari - Saras

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Dopo le indiscrezioni della scorsa settimana, domenica sera la famiglia Moratti ha confermato la notizia dell’accordo con la compagnia olandese Vitol per la cessione del 35% delle azioni di Saras a un prezzo di 1,75 euro ad azione, circa il 30% in più rispetto alla quotazione media dell’ultimo anno. I titoli Saras a Piazza Affari lunedì hanno aperto in calo di oltre il 5%, portandosi poco sotto il valore fissato in questa operazione (a circa 1,70 euro per azioni).

A vendere saranno le Massimo Moratti Sapa, Angel Capital Management e Stella Holding: la prima ha il 20% delle azioni Saras, le altre due il 10% ciascuna. Con questa operazione i Moratti incassano poco più di 600 milioni di euro, mentre Vitol superando una quota del 30% dovrà lanciare un’Offerta pubblica di acquisto.

Per i Moratti questa operazione segna la fine di un’attività nel settore del petrolio iniziata negli anni Venti, quando un giovanissimo Angelo Moratti nel 1927 durante il servizio militare allestì a Civitavecchia una prima rete di distribuzione di carburante per rifornire le lampare. La raffineria di Saras a Sarroch, vicino a Cagliari, costruita 62 anni fa, è oggi il principale impianto di raffinazione di greggio in Italia: secondo i dati dell’Unione energia per la mobilità (Unem) nel 2022 ha lavorato 13,2 milioni di tonnellate di greggio, cioè quasi il 20% dell’intera raffinazione italiana.

«Con i miei nipoti Angelo e Gabriele ed i miei figli Angelomario e Giovanni, ho ritenuto che la miglior garanzia per il futuro successo della raffineria di Sarroch fosse l'aggregazione con un primario operatore industriale del settore energetico globale quale è Vitol» ha spiegato Massimo Moratti, sottolineando che il gruppo svizzero-olandese è «dotato di risorse relazionali, finanziarie e manageriali necessarie per competere nell'attuale contesto di mercato internazionale».

«La nostra ambizione è quella di investire in una forte società italiana nel settore dell’energia, gestita da un management locale autonomo e supportata dall'esperienza e dall’accesso al mercato di Vitol – ha commentato Russell Hardy, amministratore delegato di Vitol –. Apprezziamo l'importanza di Saras in Sardegna, e nel paese più in generale, e ci impegniamo a portare avanti l'eredità della famiglia Moratti di gestione diligente, operazioni sicure e supporto alla comunità locale e ai dipendenti».


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