martedì 9 aprile 2024
Il lancio nel 2028: il rover, dotato di una trivella sviluppata da Leonardo nello stabilimento di Nerviano (Milano), raccoglierà campioni di terreno su Marte
Riparte ExoMars: un rover a caccia di vita marziana

Thales Alenia Space_Master Images Programmes

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La missione europea destinata a cercare tracce di vita biologica su Marte rinasce, e si prepara per essere lanciata nella “finestra” favorevole ad ottobre del 2028. In realtà la missione, che prevede di inviare un Rover sul Pianeta Rosso, e che vede l’industria italiana primo contraente dell’intero programma, non era mai stata cancellata, ma rinviata. Era pronta a partire nell’estate del 2022, ma l’attacco russo all’Ucraina, che iniziò in febbraio, bloccò una missione pronta al lancio, nonché ingegneri e tecnici europei, compresi molti italiani, già quasi con la valigia in mano pronti per trasferirsi alla base di Bajkonur, dove la ExoMars Rover sarebbe dovuta partire con un razzo russo “Proton”.

Nella notte di martedì, è stato siglato il contratto dalla Thales Alenia Space ( joint venture tra Thales 67% e Leonardo 33%), con l’Agenzia Spaziale Europea (Esa), del valore complessivo di circa 522 milioni di euro, diviso in tranche, per la continuazione delle attività necessarie al completamento della missione ExoMars 2028. Il contratto include la realizzazione del modulo di ingresso, discesa e atterraggio su Marte, e le attività di manutenzione e riconfigurazione dei veicoli già costruiti per la missione del 2022. Il lancio è previsto da Cape Canaveral: non si sa ancora con quale razzo vettore, che comunque potrebbe essere un Atlas V, oppure un Falcon di Space X.

Guidata dall’ESA, con l’importante partecipazione della NASA e con il sostegno dell’Agenzia Spaziale Italiana, la missione ExoMars 2028 fornirà un rover europeo capace di guida autonoma sulla superficie del pianeta. Previsto per raggiungere Marte nel 2030 dopo un lungo viaggio, il rover, dotato di una trivella sviluppata da Leonardo nello stabilimento di Nerviano (Milano), raccoglierà campioni di terreno perforando il suolo marziano, fino a 2 metri di profondità. Ne analizzerà le proprietà chimiche, fisiche e biologiche utilizzando il suo laboratorio analitico (Analytical Laboratory Drawer ALD) sviluppato da Thales Alenia Space.

Nel frattempo, il Trace Gas Orbiter (TGO), protagonista della prima parte della missione ExoMars, realizzato in qualità di primo contraente da Thales Alenia Space, è attivo in orbita attorno a Marte, con il compito di rilevare gas in tracce nell’atmosfera marziana, in particolare metano. La sonda, e in particolare il rover destinato a cercare e dare conferma di tracce di vita biologica, verrà in buona parte riconfigurata: il rover era realizzato in Europa ma con il modulo di atterraggio per buona parte russo. Ora la missione diventa molto più europea, ma con supporto della Nasa statunitense, che oltre al razzo vettore metterà a disposizione le proprie sonde spaziali già in orbita marziana e i centri di terra predisposti per seguire attimo per attimo le esplorazioni della sonda, e del rover sulla superficie rossastra del Pianeta Rosso.

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