martedì 6 novembre 2018
Soluzioni innovative a problemi quotidiani, con un approccio “coesivo”, orientato al profitto ma anche al benessere sociale
Annunciate le sei finaliste
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Marianna Benetti (Veil Energy), Silvia Bolzoni (Zeta Service), Valentina Garonzi (Diamante), Chiara Rota (My Cooking Box), Roberta Ventura (Sep Jordan), Silvia Wang (Pronto Pro). Sono loro le sei finaliste del Premio Gamma Donna, il riconoscimento che, dal 2004, porta alla ribalta le realtà più rappresentative della vitalità imprenditoriale del Paese, affinché possano essere d’esempio e ispirazione per altre imprenditrici e giovani imprenditori. Dall’innovazione energetica e biomedica al riscatto dei rifugiati attraverso la moda, passando per i servizi alla persona e la promozione della cucina italiana nel mondo: le loro storie di innovazione apriranno i lavori della decima edizione del Forum Internazionale dell'Imprenditoria Femminile e Giovanile - #GammaForum, il 15 novembre nella sede de Il Sole 24 Ore, a Milano. L’evento – dal titolo “FuturAzioni. È tempo di sfide” – avrà come focus l’”impresa del futuro”, quella coesiva, ovvero legata alla comunità di appartenenza e al territorio in cui opera, ma aperta al
mondo; un’impresa che investe in competenze e cura dei lavoratori, e nel benessere economico e sociale, migliorando, proprio per questo, la propria performance economica.

Secondo la ricerca presentata a luglio da Fondazione Symbola e Unioncamere, infatti, le imprese coesive sono più competitive: nel biennio 2017/2018, oltre a sviluppare un valore umano, si sono anche caratterizzate per un aumento del fatturato del +53% rispetto al 36% di quelle non coesive. La giuria del Premio Gamma Donna decreterà sul palco del Gamma Forum la vincitrice dell’edizione 2018, che si aggiudicherà un Master della 24Ore Business School, un percorso d’incubazione in Polihub – Politecnico Milano, sei mesi di mentoring con una manager Valore D, incontri esclusivi con gli investitori del network BacktoWork24, un pacchetto di comunicazione studiato ad hoc dall’agenzia Valentina Communication, ideatrice del format Gamma Forum. Saranno inoltre consegnati due Award: il Qvc Next Award per il prodotto più innovativo premierà Chiara Rota, fondatrice di My Cooking Box, come eccellenza creativa made in Italy. Per lei un percorso di mentoring e l’ammissione all’edizione 2019 di Qvc NextLab, percorso di formazione dedicato a start up al femminile, promosso dalla piattaforma multimediale di shopping TV, e-commerce e social media Qvc Italia. Sarà invece conferito a Mariangela Pepe, Ceo di Graffiti for Smart City il premio Giuliana Bertin Communication Award 2018, riconoscimento in ricordo della fondatrice di Valentina Communication.

Il Forum Internazionale dell'Imprenditoria Femminile e Giovanile, promosso dall'Associazione non profit Gamma Donna, è nato a Torino nel 2004 ed è alla decima edizione. Più volte premiato dal presidente della Repubblica per gli alti contenuti e finalità, è oggi il più importante evento nazionale dedicato alla valorizzazione delle donne e dei giovani nel mondo dell'impresa. Aggrega, fin dalla nascita, le più importanti associazioni di categoria e genere ed è sostenuto dagli Enti Locali e governativi.
A fine 2017, erano quasi 10mila in più le imprese femminili iscritte al Registro Camere di commercio rispetto all’anno precedente, quasi 30mila in più rispetto al 2014. Con questo aumento costante, l’esercito di oltre un milione e 331mila attività produttive a conduzione femminile rappresenta oggi il 21,86% del totale delle imprese (era il 21,76% l’anno precedente). Degno di nota il fatto che le donne scelgano forme più strutturate d’impresa. Le società di capitali condotte da donne, infatti, sono aumentate di quasi il 17% nel 2017 rispetto a tre anni prima, arrivando a rappresentare oltre il 21% delle imprese femminili, mentre le società di persone e le imprese individuali – che restano, comunque, la forma giuridica più diffusa nell’universo femminile – si stanno progressivamente riducendo. Parlando di giovani, il 29% delle attività di under 35 è guidata da una donna. Complessivamente, sono 154mila le giovani donne a capo di una impresa in Italia, una ogni 12 aziende femminili.

Per quanto concerne l’Osservatorio Gamma Donna, tra le 61 candidature pervenute per il Premio da
tutta Italia (41 dal Nord e 16 dal Centro e Sud) e quest'anno anche quattro dall'estero (Regno Unito, Francia, Giordania), si osserva un’età media sui 39 anni, con un livello di istruzione medio-alto. Le imprese – in rappresentanza di un ampio spettro di settori produttivi – si confermano, come l'anno scorso, per un'alta percentuale giovani (il 70% ha meno di dieci anni), ma a differenza dell’edizione passata sono presenti anche aziende nate prima del 2000. Il fatturato del 24% delle imprese è superiore a 1.500.000 di euro, mentre il fatturato medio del restante 76% è sotto i 200mila euro. Per l'80% dei casi si tratta di società di capitali che si finanziano principalmente con mezzi propri, ma anche - in minima parte - facendo ricorso a business angel, venture capital e crowdfunding. La digitalizzazione è tra queste imprese ampiamente diffusa e viene percepita come fattore cruciale di competitività e di miglioramento dell'efficienza organizzativa. Quasi tutti candidati hanno legami con Università e centri di ricerca. La quasi totalità ritiene innovativa la sua azienda, con prospettive di business in crescita. Quasi tutte hanno sviluppato nuovi prodotti, ma solo il 30% ha depositato brevetti e marchi. Le sfide da affrontare sono, nell’ordine: affermarsi sul mercato nazionale, l’internazionalizzazione e il rafforzamento del brand. Significativo che la squadra sia emersa come di gran lunga il principale fattore di successo aziendale (90%), seguito dalla capacità dell’imprenditrice/tore (77%) e da prodotti e servizi competitivi (64%), accompagnati da una buona attività di marketing e comunicazione.

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