Gestire una parrocchia ormai non è più come al tempo di don Camillo. La burocrazia, in primis, ha invaso tutti i campi e anche un parroco deve sapersi trasformare in manager, almeno sul fronte della gestione economica della parrocchia o della comunità pastorale. A cui si aggiunge la necessità di sapere organizzare anche le "risorse umane". Arriva, così la figura del parroco-manager. L'Università Lateranense, infatti, promuove con il nuovo anno un'opportunità formativa che preparerà sacerdoti e laici a gestire risorse umane ed economiche nelle strutture
ecclesiali.
Si tratta, spiega il rettore, monsignor Enrico dal Covolo, di un
"unicum a livello internazionale. Con l'obiettivo di preparare la
Chiesa ad affrontare le nuove sfide di una società complessa che
richiede trasparenza e nuove competenze".
"Nel solco dell'insegnamento di Papa Francesco, che sta dando
nuovo impulso all'evangelizzazione e alla missionarietà della
Chiesa", la Pontificia Università Lateranense lancia dunque una
scuola di "management pastorale", finalizzata alla formazione di
figure di coordinamento che aiutino a ottimizzare le risorse
umane ed economiche, "coniugando competenza e Vangelo". Si
tratta di un'iniziativa speciale in campo ecclesiale, che
colloca la cosiddetta "Università del Papa" all'avanguardia
mondiale nel settore dell'Alta Formazione.
"Vogliamo prendere delle buone pratiche consolidate anche in
ambito laico per aiutare gli operatori pastorali ad affrontare
problemi quotidiani, come la gestione trasparente delle risorse
economiche, la buona organizzazione delle risorse umane, la
comunicazione efficace, il bisogno di innovazione e di maggiore
coinvolgimento delle comunità".
Il master debutterà il 16 febbraio
2015, si svilupperà per un periodo di 15 mesi, rivolgendosi alle
"figure chiave" delle parrocchie, diocesi, Enti, organizzazioni
profit e no profit che si muovono nell'ambito del mondo
ecclesiale. Si rivolge inoltre ai parroci e ai religiosi
responsabili di comunità. Fino al maggio 2016, oltre alla
formazione d'aula, i futuri "coordinatori" saranno seguiti da un
servizio costante di tutoring e di coaching, e si cimenteranno
con esperienze concrete e un project work finale.
Alla guida del corso c'è un laico. Si tratta di Giulio Carpi,
che ha già seguito e sviluppato numerosi progetti di formazione
all'avanguardia in campo ecclesiale. "Gestire bene insieme
capitali umani ed economici non è certo una cosa semplice -
spiega Carpi -, e a maggior ragione per gli uomini che sono in
primo piano nell'azione pastorale della Chiesa. Per questo
vogliamo offrire loro gli strumenti necessari per poter
affiancare all'azione pastorale quella della gestione,
soprattutto in questi tempi caratterizzati da risorse sempre più
esigue e dal cambiamento veloce di regole di organizzazione e
comunicazione". L'idea è di mettere insieme la missionarietà della Chiesa con una serie di competenze tecniche utili ed efficaci, in consonanza con il
Vangelo e il Magistero ecclesiale.
"Realizziamo alla Pontificia
Università Lateranense il "management pastorale", - conclude
Carpi -, per il quale la conoscenza di nuovi approcci, nuove
metodologie e tecniche gestionali, organizzative e non solo,
serviranno a prevenire e risolvere vincoli ed ostacoli legati a
situazioni profondamente mutevoli. E, ne siamo convinti,
serviranno anche a saper innovare e a creare nuove opportunità
pastorali ancora più missionarie e feconde".