martedì 9 giugno 2020
Look elegante e muscoloso per l'originale crossover-coupè giapponese, disponibile solo con motore 1.0 benzina
Nissan Juke 2020, ora è meno strana e più adulta
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Da sempre piace molto oppure dispiace parecchio, non ci sono mezze misure. Però è fuor di dubbio che Nissan Juke, da quando debuttò dieci anni fa, ha rappresentato un genere nuovo e diverso per quelle sue forme da fumettone giapponese che ha spiazzato gli scettici vendendo un milione di esemplari nel mondo con la prima generazione. Un risultato clamoroso, facilitato dal fatto appunto che fosse l'unico crossover-coupè sulla piazza, ma anche dall'originalità del progetto che sorprese positivamente chi cercava una vettura nuova, nel senso di diversa.

Com'è. La nuova Juke è ora un’automobile più matura ed elegante malgrado mostri i muscoli con i suoi paraurti massicci, i passaruota a contrasto di colore in stile off-road e un tetto discendente da Suv compatto. Sul mercato però non è più sola e trova rivali fortissime nello stesso segmento come Ford Puma, Peugeot 2008 e anche Renault Captur, con la quale condivide il pianale. Rispetto a prima le dimensioni sono cresciute: arriva a 4,21 metri di lunghezza. Sono 7,5 cm in più rispetto alla prima generazione e anche la larghezza cresce fino ad arrivare ad 1,80 m, valore non banale per questo segmento. Anche il passo che aumenta di 10,5 cm ora a quota 2,63 m.

Contenuti e sicurezza. Nuova Juke non ha alcuna voglia di stupire con effetti speciali, ma bada al sodo, senza essere banale: il cruscotto oltre ad un normale display LCD di tipo analogico, ripropone le sempre più rare lancette per contagiri e tachimetro. Più che discreta la qualità delle plastiche degli interni: in generale dentro l'abitacolo ci si sente a proprio agio. Quanto ai sistemi di sicurezza invece nuova Juke offre una dotazione completa fin dalla versione base, che comprende cruise control adattivo, mantenimento attivo della carreggiata, frenata automatica di emergenza, arresto e ripartenza in coda (solo con cambio automatico), monitoraggio angolo cieco e rilevamento pedoni/segnali stradali. Il sistema Pro Pilot in più offre la guida semi-autonoma di livello 2.

Come va. Al volante la Juke è docile e piacevole. Agile in città, si comporta bene anche nel misto extra-urbano malgrado sotto il cofano batta solo il mille benzina DIG-T da 117 CV e 220 Nm di coppia con overboost. Le prestazioni del piccolo 3 cilindri non sono emozionanti ma ugualmente buone e dimensionate al peso della vettura: scatto da 0 a 100 km/h in 10,4 secondi e velocità massima di 180 orari. Quanto ai consumi, fuori città se non si usa il piede pesante si può stare anche sui 20 km/l, mentre in autostrada a 130 km/h con un litro di benzina se ne percorrono circa 14, due in meno che in città, per una media generale compresa tra i 6 e i 7 litri per 100 km. Comprensibile la rinuncia al diesel, mentre non è prevista per ora una versione elettrificata, in questo modo è esclusa a priori la possibilità di accedere alle agevolazioni fiscali e di mobilità in ambito urbano. Un vero peccato considerando la direzione che sta prendendo il mercato.

Quanto costa. Il listino parte da 19.620 euro con l'allestimento Visia e a 600 euro in più si può avere il cambio automatico, optional su tutte le versioni.
A salire poi troviamo gli allestimenti Business e ed N-Connecta, che partono rispettivamente da 23.770 e 24.220 euro. La versione N-Design della nostra prova parte da 25.500 euro, ma con un allestimento top arriva a 28.500 euro.

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