giovedì 27 ottobre 2016
Obiettivo50, associazione senza fini di lucro che riunisce manager di esperienza, organizza un corso che forma la nuova figura professionale del Chief Internet of things
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Nasce il chief Internet of things officer, una nuova figura professionale che gestisce Internet delle cose, ovvero un network di sensori, applicati su dispositivi di uso comune perfettamente integrati e continuamente connessi fra loro, che possono monitorare e gestire lo stato e le azioni di macchine e oggetti, ma anche il mondo naturale e le persone.

Dotare di sensori gli oggetti è infatti una opportunità che può essere realizzata in ogni campo: negli edifici e nelle piazze delle nostre città, negli elettrodomestici, nei dispositivi medici o sportivi indossabili, nelle autovetture e nei mezzi di trasporto in generale, negli impianti e negli stabilimenti produttivi. Obiettivo50, associazione senza fini di lucro che riunisce manager di esperienza, organizza periodicamente un corso su Internet of Things. Il corso si propone di informare i manager soci, mettendoli in grado di trasferire buone idee alle aziende del loro portafoglio. I destinatari di questi incontri formativi sono i manager che ricoprono o hanno ricoperto posizioni di responsabilità (presidenti, amministratori delegati, direttori generali, direttori di funzione), e che desiderano approfondire le tematiche relative all’Industry 4.0 e ad altri ambiti di applicazione di Internet of things, quali Smart Home, Smart City e Healthcare.

L’iniziativa fa parte della “Obiettivo50 Academy” che si occupa di cultura manageriale e si propone di sensibilizzare, informare e formare. Con l’introduzione e lo sviluppo di soluzioni Internet of things le aziende saranno in grado di sfruttare nuove opportunità di business e aumentare la quota di mercato. Infatti, la digitalizzazione agisce in modo da sfumare le differenze tra i fornitori di tecnologia e le stesse imprese clienti. Per esempio, coloro che costruiscono macchine, grazie a queste nuove soluzioni, possono creare nuovi modelli di business e trasformarsi a loro volta in fornitori di servizi in una miriade di combinazioni diverse. Intorno a questo tema si va creando una nuova e dinamica industry, sia di operatori tradizionali, sia di nuovi entranti.

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