venerdì 9 febbraio 2024
Si rivolgono a una clientela di fascia alta piuttosto che a una clientela più giovane e “aspirazionale” che con l'inflazione del 2023 ha perso potere d'acquisto
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Il mercato del lusso alza i prezzi, già inaccessibili alla stragrande maggioranza delle persone. Eppure i numeri del fatturato e i profitti continuano ad aumentare, soprattutto per i brand dal design più classico come Hermes, grazie agli acquirenti più ricchi, che sono anche i più immuni alle condizioni economiche instabili.
Dopo l’impennata post-pandemia che aveva alimentato una crescita stellare delle vendite per le aziende di moda di fascia alta nell’arco di due anni, i consumatori hanno frenato gli acquisti, in particolare la clientela più giovane e meno ricca che è più vulnerabile alla crescente inflazione che ha caratterizzato il 2023. Di fatto, se si prende in analisi il caso del produttore francese di borse Birkin, Hermes che nuovamente aumenterà i prezzi quest’anno, dopo che le vendite sono cresciute del 17,5% negli ultimi tre mesi del 2023, viene mostrata in modo chiaro la resilienza degli acquirenti di fascia alta, nonostante la sfavorevole situazione economica globale. Ed è prevalentemente a loro che puntano i grandi gruppi del lusso.

Le vendite per Hermes alla fine di dicembre sono state pari a 3,36 miliardi di euro, in aumento del 17,5% a tassi di cambio costanti. La società prevede di aumentare i prezzi tra l'8% e il 9% quest'anno a livello globale, ha spiegato il ​​presidente esecutivo Axel Dumas. Hermes ha aumentato i prezzi di circa il 7% a livello globale lo scorso anno per tenere conto dei costi di produzione più elevati, ad eccezione degli Stati Uniti, dove gli aumenti sono stati di circa il 3%, e del Giappone, dove erano a doppia cifra a causa delle fluttuazioni valutarie.
Nel settore dei beni di lusso la solidità di Hermes si conferma anche quando le condizioni economiche peggiorano, grazie al suo design classico e all’attenta gestione della produzione e delle scorte, che aiuta a mantenere quell'aura di esclusività del marchio. Borse come l'ambito modello Birkin da 10.000 dollari sono accessibili solo per gli acquirenti più ricchi, che in genere sono i più immuni alle condizioni economiche instabili. Il marchio francese del lusso ha registrato una forte crescita in tutte le regioni e ha segnalato una crescita "dinamica" in Cina. "Non c'è stata alcuna interruzione delle tendenze", ha aggiunto il presidente esecutivo di Hermes, sottolineando che, sebbene abbia notato un calo del traffico nei centri commerciali in Cina durante il suo ultimo viaggio nel Paese nel quarto trimestre, "questo non si riflette nelle nostre cifre". Hermes ha fatto sapere che pagherà un bonus di 4.000 euro a ciascuno dei suoi oltre 22mila dipendenti in tutto il mondo.

Come altri gruppi del lusso, anche Kering si sta concentrando su prodotti rivolti a una clientela di fascia alta piuttosto che a una clientela più giovane e “aspirazionale”. Gli sforzi di Kering per rilanciare le vendite del suo marchio di punta Gucci, rimasto indietro rispetto ai rivali negli ultimi due anni, sono stati complicati dal rallentamento della domanda di moda e accessori, soprattutto negli Stati Uniti e in Europa. Gli analisti di Barclays però prevedono una crescita a livello di settore da parte delle società di lusso di fascia alta del 5% quest'anno, in calo rispetto al 9% dell'anno scorso e una crescita a due cifre nei due anni precedenti.

Le vendite del gruppo francese, che possiede anche i marchi di moda Bottega Veneta e Balenciaga e il gioielliere Boucheron, sono diminuite del 4% a 4,97 miliardi di euro (5,36 miliardi di dollari) negli ultimi tre mesi dell'anno, nonostante il miglioramento negli Stati Uniti e in Europa e sostanzialmente in linea con le aspettative degli analisti all’inizio dell’anno. Le azioni di Kering, che hanno sottoperformato quelle delle sue concorrenti, sono aumentate del 4,3% a metà mattinata a Parigi, mentre il suo rivale Hermes è salito del 2,1% e LVMH dell'1,4%. Il rapporto prezzo/utili a 12 mesi di Kering, basato sugli utili previsti, è 15,6, mostrano i dati LSEG, dietro LVMH a 24,2 e Hermes a 47,7.

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