martedì 22 settembre 2020
La banca di Passera entra con il 50% nella fintech del gruppo Sella, protagonista dell'open banking italiano. Puntano a 3 milioni di clienti offrendo servizi digitali basati sui bisogni degli utenti
Da sinistra: Carlo Panella (Head of Direct Banking illimity), Corrado Passera (Ceo & founder illimity), Pietro Sella (Ceo Banca Sella), Antonio Valitutti (Ceo di Hype), Paolo Zaccardi (Ceo e co-founder Fabrick).

Da sinistra: Carlo Panella (Head of Direct Banking illimity), Corrado Passera (Ceo & founder illimity), Pietro Sella (Ceo Banca Sella), Antonio Valitutti (Ceo di Hype), Paolo Zaccardi (Ceo e co-founder Fabrick).

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Da un anno per gestire un conto corrente di un cliente non c’è bisogno di essere una banca. La direttiva sui servizi di pagamento Psd2, entrata in vigore lo scorso settembre, ha aperto ad aziende diverse dai tradizionali istituti di credito la possibilità, su mandato di un cliente, di accedere ai dati di un conto, verificare la disponibilità di fondi ed effettuare pagamenti. È il principio dell’open banking, cioè della banca "aperta". In questo contesto, chi sa proporre le interfacce più comode per gestire i conti può "conquistare" i clienti delle altre banche per quanto riguarda la gestione del conto. E questo è il caso di Hype, la società fintech di Fabrick (gruppo Sella) in cui ora entra illimity, la banca innovativa lanciata lo scorso anno da Corrado Passera.

Con questa operazione – annunciata ieri e destinata ad essere perfezionata entro la fine dell’anno – due dei maggiori protagonisti italiani dell’innovazione tecnologica applicata alla finanza mettono assieme le forze per accelerare lo sviluppo di Hype. Illimity porta la sua divisione di open banking dentro Hype, assieme a un aumento di capitale da 30 milioni di euro, e prende il controllo del 50% delle azioni dell’azienda. L’altro 50% resta a Fabrick, che avrà il 7,5% delle azioni illimity. Il gruppo Sella otterrà un altro 2,5% tramite un aumento di capitale da 16,5 milioni di euro quando l’accordo sarà finalizzato e potrà avere un ulteriore 2,5% se Hype centrerà gli obiettivi. Hype farà i primi utili già entro il 2022, ha spiegato il ceo Antonio Valitutti.

L’azienda era già in forte espansione. In cinque anni i clienti che usano la app, che si appoggia su un conto di Banca Sella, sono passati da 100mila agli attuali 1,3 milioni. Grazie all’alleanza con illimity si punta a raggiungere i 3 milioni entro il 2025. Aumenteranno anche i servizi che Hype potrà proporre: Valitutti cita come ambiti di possibile espansione l’apertura della piattaforma per gestire i conti di terze parti, la gestione del risparmio, la digitalizzazione delle piccole e medie imprese. L’approccio di Hype resterà quello di sempre: ascoltare i bisogni dei clienti e proporre soluzioni per le loro esigenze.

«È una bella operazione in cui due forze che facevano cose comuni con uno spirito simile si mettono assieme per farne una più grande» ha spiegato Passera, sottolineando anche che Hype grazie alla credibilità e alla forza tecnologica può diventare un aggregatore di alleanze. L’accelerazione è necessaria perché il settore si evolve e chi resta indietro scompare. «Occorre andare veloci, per farlo dobbiamo unire le forze con chi ha la stessa visione del futuro. Questa operazione aumenta di molto le probabilità di successo di Hype» ha spiegato Pietro Sella, amministratore del gruppo Sella e presidente di Fabrick, aggiungendo che per Hype ha avuto contatti con fondi di investimento e banche tradizionali, ma quella con illimity è stata giudicata l’operazione «più solida».




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