venerdì 29 settembre 2023
Il messaggio di Francesco inviato ai partecipanti al festival dell'Economia civile. Al centro le sfide della povertà e del cambiamento climatico
Il Papa: servono imprenditori che non guardano solo al profitto

Reuters

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Dal 28 settembre al 1° ottobre si svolge a Firenze la quinta edizione del festival dell'economia civile, che quest’anno ha ricevuto la Medaglia del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Un’occasione di confronto per cittadini, lavoratori, imprenditori, professionisti, studenti, insegnanti, giovani e associazioni che si incontrano e dialogano con istituzioni, esperti e accademici per costruire il presente in modo più etico e responsabile. Come recita il titolo del Festival oggi siamo tutti chiamati ad andare "Oltre i limiti” del nostro impegno", per dare una risposta efficace e duratura che restituisca senso e valore all’azione economica.

"Oggi si avverte un urgente bisogno di un'economia nuova e illuminata, per affrontare il cambiamento d'epoca e le temibili sfide che abbiamo di fronte. In particolare, quella della povertà cioè delle diseguaglianze in un modello economico che produce scarti e scartati, e quella dell'emergenza climatica che mette a rischio il nostro futuro sul pianeta".

Sono le parole di papa Francesco contenute in un messaggio inviato al Festival dell'economia civile che si è aperto a Firenze. Secondo il Pontefice la "visione più profonda, ispirata all'ecologia integrale, ci fa capire che alla radice di questi disordini che destabilizzano la convivenza a tutte le latitudini c'è un problema di impoverimento di senso del vivere".

"L'Economia civile ha molti strumenti per affrontare questi problemi, per inquadrarli nel modo corretto e offrire piste di risposta. Perché ciò sia sempre più comune ed efficace, bisogna superare riduzionismi e luoghi comuni" si legge ancora nel messaggio di Francesco.

E' necessario approfondire "un'antropologia dove la persona è capace di dono e di quella superiore forma di razionalità che è l'intelligenza sociale, fatta di fiducia e cooperazione". Da qui "potremo pervenire a una ricca diversità di forme di impresa e vedere crescere il numero di quegli imprenditori più 'ambiziosi', che non guardano semplicemente al profitto ma anche all'impatto sociale e ambientale".

"Questa economia 'illuminata' - ha scritto il Papa nel messaggio - ha bisogno di direzioni di largo respiro, che aiutino la nostra società e percorrere la via del ben vivere e della generatività, e di una politica, anche economica, arricchita dalla partecipazione, dalla cittadinanza attiva e dalle scelte responsabili dei cittadini, nella logica della sussidiarietà che è il fondamento della democrazia".
"Sappiate guardare all'economia e al mondo - è stata l'esortazione finale - con gli occhi dei più poveri, degli emarginati, degli scartati. Lavorato con loro e per loro. Che possiate impegnarvi con coraggio e passione, ma soprattutto convergere, facendo prevalere ciò che unisce sui tanti distinguo che a volte con le più nobili intenzioni indeboliscono la forza del bene. Solo insieme possiamo affrontare le sfide del nostro futuro con coraggio e creatività".

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