mercoledì 8 febbraio 2017
Secondo i dati della Fondazione, in testa la Lombardia (4.364), seguita da Campania (3.988) e Veneto (3.300). Il 60% si è poi trasformato in un rapporto stabile
Nel 2016 oltre 23mila tirocini formativi
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«Al 31 dicembre 2016 abbiamo attivato più di 23mila tirocini formativi, di cui più del 60% si è trasformato in rapporto di lavoro stabile. Il che vuol dire creare posti di lavoro a costo zero per la collettività, ma soprattutto valorizzando quello che si dice collocamento privato». Così Mauro Capitanio, presidente della Fondazione consulenti per il lavoro, spiega l'attività della Fondazione dei professionisti su formazione e lavoro.

«La Fondazione Lavoro - continua Capitanio - ha avuto questo mandato, lo sta attuando. Abbiamo attuato quasi 4mila tirocini in più rispetto al 2015, e quindi il tirocinio si sta rivelando uno strumento fondamentale per l'accesso al mondo del lavoro dei giovani».

In particolare, sono 23.545 i tirocini attivati nel corso del 2016 dalla Fondazione consulenti per il lavoro. Di questi, 1.058 nell'ambito del programma Garanzia giovani, mentre i restanti 22.487 nella modalità "normale".

Secondo i dati della Fondazione, la regione in cui sono stati attivati più tirocini nel corso del 2016 è la Lombardia (4.364), seguita da Campania (3.988), Veneto (3.300) e e Lazio (2.807). Fanalini di coda Friuli Venezia Giulia e Valle d'Aosta con zero tirocini attivati. Per quanto riguarda Garanzia giovani la regione con più tirocini attivati è risultato il Lazio (269) seguito dall'Emilia Romagna (262).

E tra chi ha frequentato nel corso del 2016 un tirocinio l'83,49% rientra nella fascia d'età 20-29 anni, il 9,50% ha meno di 20 anni, il 6,80% ha tra i 30 e i 59 anni, e 0,21% ha più di 59 anni.

E secondo i dati della Fondazione è la componente maschile a farla da padrona con il 60% dei partecipanti ai tirocini, contro il 40% di donne. Più di 1 su due partecipanti ai tirocini (52,4%) è in possesso di un diploma di scuola media superiore, mentre il 21,4% ha la licenza media, il 19,64% ha conseguito la laurea universitaria, lo 0,30% ha la licenza elementare e il 6,04% ha la qualifica professionale.

Il 20% dei tirocini si è tenuto nell'area marketing e vendite, come anche nell'area produzione e distribuzione dei pasti. Seguono l'amministrazione e controllo delle imprese (15%), sviluppo e gestione sistemi informatici (10%), progettazione e produzione alimentare (5%), logistica industriale, del trasporto e spedizione (5%), progettazione e costruzione edile (5%), assistenza e cura alla persona (5%).

Ma l'attività della Fondazione consulenti per il lavoro non si ferma ai tirocini formativi. «Sull'assegno di ricollocazione - sottolinea Capitanio - noi abbiamo chiesto l'accredito nazionale ad Anpal, comunicando che ad oggi abbiamo già 202 sedi operative su tutto il territorio nazionale. In pratica, copriamo quasi tutte le regioni d'Italia, poche escluse. E naturalmente sono 202 colleghi che si sono attrezzati e sono preparati per affrontare questa nuova tematica importantissima, perché riuscire a trovare collocazione a chi l'ha persa è un contributo che i consulenti del lavoro possono dare al mercato del lavoro, è un aspetto importante perché oggi dare del lavoro a una persona vuol dire dare dignità alla stessa e viceversa».

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