giovedì 26 maggio 2022
Il rapporto evidenzia il numero record di Neet, sopra ai tre milioni, e il paradosso dei due milioni di italiani che hanno conti all'estero nei paradisi fiscali
Famiglie in difficoltà per effetto della pandemia secondo il 34esimo rapporto Eurispes

Famiglie in difficoltà per effetto della pandemia secondo il 34esimo rapporto Eurispes - Ansa

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La situazione economica generale del paese è peggiorata negli ultimi dodici mesi (59,1%) e continuerà a peggiorare nel prossimo anno (47%), mentre quasi la metà delle famiglie è costretta ad usare i risparmi per arrivare a fine mese. È la fotografia che emerge dal 34 esimo Rapporto Italia dell'Eurispes "Per una nuova Ri-costruzione. Programmare non è proiettare il presente nel futuro, ma l'opposto, avere una idea di futuro da innestare nel presente".

Famiglie in difficoltà In dettaglio la condizione economica delle famiglie è rimasta stabile nell'ultimo anno nel 36,5% dei casi, mentre nel 39,4% è peggiorata. in pochi hanno riscontrato miglioramenti (12,3%). Il 45,3% delle famiglie sono costrette ad utilizzare i risparmi per arrivare a fine mese e la capacità di risparmiare è diminuita (22,9%; -4,7%); mentre aumenta la difficoltà a pagare la rata del mutuo (43%; +4,8%).Circa una famiglia su quattro affronta con fatica le spese mediche (24,5%), e il pagamento delle utenze di gas, luce, ecc.(34,4%, +7,4% sul 2021). Il 35,7% (+7,2% rispetto al 2021) ha chiesto un sostegno finanziario alla propria famiglia oppure si è rivolto ad amici, colleghi o altri parenti (18,2%, +3,1%); ha chiesto un prestito bancario il 18% (+2,9%), mentre è molto più diffuso il ricorso alla rateizzazione dei pagamenti per effettuare acquisti, utilizzata da circa un italiano su tre (33,6%). L'11,1% del campione, non potendo accedere a finanziamenti bancari, ha richiesto prestiti a privati (non parenti o amici), pratica che spesso si traduce in forme di usura; tra quanti, studenti e lavoratori, hanno optato per il rientro nella propria regione a causa della pandemia, emerge che il 28,8% sono stati costretti a farlo per mancanza di lavoro.

Neet a livelli record In Italia sono in costante aumento i Neet e nel 2020 l'Italia sono il 25,1% dei giovani, record europeo, con Grecia (21%) e Bulgaria (19%) sul podio. Il divario con i paesi maggiormente virtuosi come Svezia e Paesi Bassi, entrambi al 7%, sembra incolmabile. L'Ocse evidenzia come l'impatto economico e sociale della pandemia sia caratterizzato da una particolare 'asimmetria generazionalè, frenando segnatamente i percorsi di emancipazione giovanile.Dei 3.085.000 neet in Italia, ben 1,7 milioni sono donne. Il 25% delle ragazze con meno di 30 anni rientra nel gruppo e degli 8,6 milioni di donne in questa condizione, in tutta Europa, un terzo appartiene all'Italia, dove si riscontra un'alta quota di neet soprattutto nelle zone del Meridione.

Paradisi fiscali «Due milioni di italiani hanno depositato su 3 milioni di conti esteri 210 miliardi di euro» secondo il rapporto Eurispes che sottolinea che «sono sette i paradisi fiscali Usa (Delaware, Wyoming, New Mexico, Nevada, Alaska, Montana, South Dakota). E che 1,6 milioni di imprese hanno la sede legale solo nel Delaware dove la tassazione sugli utili delle imprese è del 8,7%. Il rapporto poi evidenzia come l'Unione Europea sia impegnata a «rafforzare la lotta alla frode fiscale e all'evasione fiscale e a tal fine ha presentato due Raccomandazioni sui Tax Havens e sull'Aggressive Tax Planning».

E-commerce in crescita. Solo il 22,8% degli italiani non fa ancora acquisti online e l'abitudine più diffusa è quella di ordinare i pasti a casa (44,6%). I siti online sono diventati anche un occasione per risparmiare: stanno fiorendo, oltre al classico E-Bay, numerosi siti di aste e vendite on-line (ad esempio, Vinted o Wallapop), un modo rapido e sicuro per vendere ciò che non serve e guadagnare qualcosa: il 18,1% degli italiani nell'ultimo anno ha utilizzato queste piattaforme per mettere in vendita beni e oggetti; circa un rispondente su dieci ha invece preferito affittare abiti e/o accessori in occasione di feste e cerimonie, piuttosto che acquistarli (10,9%). Tra gli ordini dopo i pasti seguono la spesa a domicilio (37,7%) e poi i farmaci a domicilio (23,8%). Sul fronte degli spostamenti, la bicicletta viene utilizzata nel 28,6% dei casi, il monopattino elettrico da un non trascurabile 16%, mentre il 40,4% riferisce di evitare i mezzi di trasporto pubblico ed il 38,8% i viaggi in treno e aereo.

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