venerdì 24 gennaio 2025
Contro il caro-gas «aste anticipatee più rinnovabili»
Il ministro della Sicurezza energetica è stato convocato in Parlamento a chiarire la dinamica di questi rialzi

Il ministro della Sicurezza energetica è stato convocato in Parlamento a chiarire la dinamica di questi rialzi - ANSA

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La crescente domanda di energia in Asia, la riduzione dei flussi di gas attraverso i gasdotti dall’Algeria e dal Tap (la linea Trans Adriatica diretta con l’Azerbaijan) e l’interruzione con l’inizio del 2025 del gas russo che transitava attraverso l’Ucraina sono tre fattori che combinati, assieme a possibili speculazioni, hanno spinto verso l’alto i prezzi di gas e conseguentemente quelli dell’elettricità in Italia.

Ieri il gas ha raggiunto i 50 euro per megawattora e contestualmente, nelle ultime settimane, sono aumentati i prezzi medi dell’elettricità, superando i 130 euro per megawattora (MWh) e raggiungendo i 145 euro per MWh. Le imprese hanno subito un impatto significativo a causa proprio di questi aumenti: tanto che nei giorni scorsi il presidente di Confindustria era tornato a chiedere uno dei possibili interventi per cercare di ridurre gli effetti dell’aumento del prezzo del gas sui privati e sulle aziende attraverso una riforma del mercato dell’energia a livello europeo che “disaccoppi” il costo di gas ed elettricità. «Come disaccoppiare il costo dell’energia dal gas? Fare contratti a lungo termine per l’energia» aveva spiegato Emanuele Orsini. E ieri, nuovamente in un video, ha chiesto di trovare «misure concrete per ridurre il costo dell’energia (+43 in un anno) che impatta sulla competitività ». Secondo l’Osservatorio di Confcommercio nel 2024, la spesa per l’energia elettrica è aumentata del 51,9% rispetto al 2019, mentre quella per il gas è aumentata dell’80%. A essere colpita non solo la grande industria energivora, ma anche alberghi e grandi negozi.

Il ministro della Sicurezza energetica è stato convocato in Parlamento a chiarire la dinamica di questi rialzi. «Il 2024 si è chiuso con livelli di stoccaggio di gas in Europa inferiori rispetto ai due anni precedenti – ha sottolineato il ministro Gilberto Pichetto –, a causa degli alti consumi per riscaldamento e produzione termoelettrica. La domanda è aumentata per via delle temperature inferiori agli anni passati e della scarsa ventosità, con relativa minore produzione da parte degli impianti eolici».

Withub

«Un elemento di possibile mitigazione del prezzo del gas è il previsto aumento della capacità di liquefazione mondiale – ha aggiunto Pichetto –, che crescerà di 47 milioni di tonnellate nel 2025, più del triplo rispetto all’incremento registrato nel 2024. I volumi maggiori (42 milioni di tonnellate) arriveranno dall’entrata in operatività dei progetti statunitensi e canadesi».

Lo stesso ministro sta considerando di anticipare le aste relative al gas stoccato, che di solito si svolgono tra aprile e ottobre. L’obiettivo è quello di utilizzare una parte della capacità di stoccaggio per mantenere maggiori volumi di gas, soprattutto se il prezzo attuale dovesse rimanere inferiore a quello previsto per l’estate. Questo intervento mira a sfruttare i livelli di stoccaggio attuali, che sono al 68%, per calmierare i prezzi. La seconda misura su cui si è speso Pichetto nell’audizione alla Camera, è la cosiddetta gas release, la fornitura di gas a prezzi calmierati alle imprese energivore, il cui avvio risulta però dalle tempistiche ancora lunghe.

Sul fronte elettricità, per contenere l’aumento dei prezzi, il governo prevede da un lato, misure per accelerare lo sviluppo di nuova capacità da fonti rinnovabili, sia attraverso gli strumenti di sostegno sia attraverso misure di contesto volte a promuovere condizioni di mercato più favorevoli e procedure amministrative più chiare, rapide ed efficaci. Dall’altro, misure per mitigare il prezzo di generazione termoelettrica. «La potenza di fonti rinnovabili installata nel 2024 risulta pari a circa 7,5 Gigawatt, a fronte dei 5,8 Gw del 2023» ha spiegato il ministro. Per quanto riguarda gli strumenti di sostegno, ha detto ancora Pichetto, «sta per partire il meccanismo di incentivazione per le tecnologie più mature (fotovoltaico ed eolico) previsto dal cosiddetto Fer X, che rappresenta il più importante strumento di sostegno delle fonti rinnovabili mai adottato in Italia». Per favorire lo sviluppo delle fonti pulite, il ministro ha ricordato anche «l’attività di semplificazione e riorganizzazione dei procedimenti amministrativi delle Fer (fonti energetiche rinnovabili)» e «la revisione del testo unico sulle rinnovabili che ha introdotto le zone di accelerazione sia marine che terrestri, che daranno un impulso all’istallazione delle Fer». «È inoltre in fase di definizione una proposta normativa per la risoluzione delle criticità legate alla congestione virtuale della rete che sarà presentata nelle prossime settimane», ha concluso Pichetto.

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