mercoledì 27 aprile 2016
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Possibile il ricalcolo dell’Isee per tener conto delle disabilità. A distanza di oltre un anno dalle sentenze del Tar Lazio (confermate dal consiglio di stato con tre sentenze del 29 febbraio) che hanno dichiarato errata la procedura di calcolo introdotta dalla nuova normativa, i cittadini possono chiedere il ricalcolo dell’Isee, l’indicatore della ricchezza delle famiglie, direttamente sul sito internet dell’Inps o tramite i Caf. La procedura di rettifica si chiama “contestazione” ed è attivabile dalla sezione “gestione fascicolo” presente sul sito internet nella parte dedicata al riccometro; in alternativa è possibile rivolgersi ad un Caf, chiedendo l’attivazione della stessa procedura compilando un apposito quadro della Dsu (la dichiarazione sostitutiva unica, che è il modello di richiesta dell’Isee). La questione è nata all’indomani dell’entrata in vigore del nuovo Isee, avvenuta lo scorso anno per effetto del dpcm n. 159/2013. La riforma, si ricorderà, è stata una rivoluzione per quanto riguarda la modulistica ma, soprattutto, per dati, informazioni e procedura di calcolo. Sotto quest’ultimo aspetto, novità sostanziale è stata quella d’inserire, tra i redditi rilevanti, anche le indennità percepite in conseguenza di uno stato di invalidità della persona (pensioni, assegni assistenziali, indennità per invalidità civili, assegni sociali, ecc). Da questa e da altre novità, sempre legate alla disabilità, sono scaturiti una serie di ricorsi al Tar Lazio, da parte proprio di alcune famiglie con persone disabili, con esito di tre sentenze favorevoli (n. 2454, n. 2458 e n. 2459 del 2015). Il contenzioso è arrivato in appello su richiesta del governo e il consiglio di stato, con tre sentenze del 29 febbraio 2016 (n. 838, n. 841 e n. 842), ha confermato quanto deciso dal Tar Lazio: la nuova procedura di calcolo Isee, insomma, è dichiarata errata per ciò che riguarda il trattamento delle persone con disabilità. Dopo che è trascorso un anno dalle sentenze del Tar Lazio e due mesi da quella del consiglio di stato senza ricevere alcuna indicazione sulle modalità per aggiornare gli Isee, da qualche settimana la sorpresa: sul sito internet dell’Inps è apparsa una procedura di “contestazione” che consente di ricalcolare l’Isee al fine di tener conto della sentenza del consiglio di stato, ossia escludendo le indennità dichiarate improduttive di reddito e disapplicando le franchigie. Come spiega l’Inps: «sotto il profilo pratico e procedurale, onde evitare la perdita di opportunità, si fa presente che l’attestazione Isee rilasciata dall’Inps può essere contestata per far rilevare le inesattezze riscontrate nei dati relativi ai trattamenti acquisiti dagli archivi dell’Inps». In alternativa, si può «presentare tramite Caf il Modulo integrativo FC.3, compilando il Quadro nelle sezioni I e III per chiederne la rettifica, dichiarando in tal modo esclusivamente gli eventuali trattamenti diversi da quelli percepiti in ragione della condizione di disabilità che continuano a rilevare anche dopo le sentenze del Consiglio di Stato».
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