martedì 18 aprile 2023
Inoltre serve «uno straordinario impegno per bandi e semplificazioni, per il reclutamento di personale e per l'assistenza tecnica agli enti locali»
Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio

Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio - Archivio

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«Inflazione, prezzi ed emergenze energetiche rendono necessario l'adeguamento strutturale del Pnrr». Lo ha detto il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli durante la conferenza stampa del Forum Terziario, lavoro, economia: per una nuova stagione di crescita, spiegando che serve anche «uno straordinario impegno sul versante della sua governance, così come per bandi e semplificazioni, per il reclutamento di personale e per l'assistenza tecnica agli enti locali». Secondo Sangalli, «bisogna fare presto e bene» perché «il Pnrr è un'opportunità irripetibile per rendere l'Italia più moderna, efficiente, inclusiva, aperta all'innovazione e al merito. E la sua necessaria rivisitazione è anche l'occasione per mettere in campo interventi per rilanciare il settore del turismo e, in generale, il terziario di mercato». «Nonostante la forte crescita del turismo l'economia non decolla, i consumi sono sempre deboli e c'è una vera emergenza, mancano all'appello 230mila lavoratori nella filiera turistica e nel commercio che sono i principali settori in grado di produrre nuova occupazione». Del resto, «per rilanciare la crescita bisogna proprio partire dalla occupazione con politiche attive più efficienti e con più formazione». La legge delega di riforma del fisco, recentemente approvata dal governo, ha continuato, «va nella giusta direzione, almeno rispetto all'impianto generale e agli obiettivi, ambiziosi, ma fondamentali, che si propone di perseguire. Impulso alla crescita attraverso la riduzione del carico impositivo, contrasto di evasione ed elusione, semplificazione degli adempimenti, certezza del diritto». Per Sangalli però, «ci sono alcuni aspetti che vanno valutati attentamente: andrà definito un chiaro sistema di detrazioni e deduzioni per conciliare principio di progressività e transizione verso l'aliquota impositiva unica. Le scelte, tanto in materia di Irpef, quanto in materia di Ires, per favorire il reinvestimento degli utili in azienda e per dare impulso a nuova occupazione e a investimenti in innovazione vanno coordinate con il generale riordino degli incentivi alle imprese. Vanno, poi, approfonditi gli impatti della sovraimposta Ires per il superamento dell'Irap; la fiscalità green dovrà essere coerente con un approccio che tenga insieme sostenibilità ambientale, economica e sociale. Andranno inoltre preservate misure indispensabili per la competitività delle nostre imprese dei trasporti». Quanto all'Iva, infine, la posizione di Confcommercio «è nota: il riordino delle aliquote non dovrà comunque tradursi in un aumento complessivo della tassazione indiretta su beni e servizi. Il percorso di riforma si preannuncia, dunque, lungo e complesso. Proprio per questo riteniamo indispensabile un confronto continuo e strutturato con le parti sociali».




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