venerdì 15 dicembre 2017
Il Gruppo, oltre ad avere raddoppiato gli investimenti in tale ambito, ha avviato un programma che include elementi formativi di carattere sociale e di sostenibilità
Anche la formazione nel piano welfare
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Il Gruppo assicurativo Amissima ha avviato una nuova iniziativa di formazione. Lo scorso 28 novembre, presso la direzione generale di Milano, si è tenuto il primo incontro dei pionieri del nuovo progetto Amissima P&C Advisor, riservato a un gruppo esclusivo di 26 collaboratori. Duplice l’obiettivo dell’evento: da un lato la formazione e dall’altro l’opportunità di conoscere le strutture interne dell’azienda. Questo è stato il primo di una lunga serie di incontri che fanno parte di un percorso di alta formazione volto ad affrontare diversi argomenti del mondo assicurativo. Quest’opportunità è aperta a tutti i collaboratori, che nel corso dell’anno porteranno valore aggiunto alla propria Agenzia e, di conseguenza, all’intera compagnia. Ed è anche una buona pratica inserita nel piano di welfare.

«Il Gruppo - spiega Dario Barberio, direttore del personale del Gruppo assicurativo Amissima - ha puntato molto sull’implementazione di un piano formativo che includa elementi di erogazione non esclusivamente tecnico-professionali, per i quali continua in ogni caso a essere elevato l’interesse da parte dei colleghi, visto anche il continuo mutamento del quadro normativo e tecnico del settore assicurativo in particolare. In ogni caso il Gruppo oltre ad avere raddoppiato gli investimenti in tale ambito, ha avviato un programma di formazione che include elementi formativi anche di carattere sociale e di sostenibilità».

Attualmente l’azienda ha attivato uno di tipo di welfare tradizionale, composto dagli elementi di base della contrattazione collettiva nazionale delle aziende assicurative, integrato da elementi di miglior qualità insiti nella contrattazione collettiva aziendale. Sostanzialmente vi sono i seguenti elementi di maggior favore per i dipendenti del Gruppo:
• accessibilità ad anticipazioni o finanziamenti con finalità specifiche;
• componenti addizionali sui versamenti da parte dell’azienda in previdenza integrativa di miglior favore rispetto al contratto;
• assistenza sanitaria integrativa con elementi addizionali con premio base a carico azienda (integrazioni su spese per grandi interventi o altre prestazioni specialistiche per spese odontoiatriche);
• copertura assicurative infortuni professionali ed extra-professionali;
• coperture temporanee caso morte con premi in gran parte a carico dell’azienda;
• flessibilità in ingresso e uscita per l’orario di lavoro ed estensione permessi retribuiti rispetto a quanto stabilito dal contratto nazionale.

«Inoltre - continua Barberio - è stato attivato un piano di check-up sanitario biennale erogato a tutti i dipendenti, che consente di sostenere una serie di esami clinici specialistici il cui costo è rimasto a carico azienda. Il Gruppo ha in fase di valutazione anche l’adesione a un ulteriore piano welfare connesso a eventuali accordi di secondo livello, che potranno consentire ai dipendenti di poter accedere ai benefici fiscali attualmente previsti. Allo stato attuale il maggior interesse dai dipendenti è verso le forme di previdenza ed assistenza integrativa. Non escludiamo con futuri piani di welfare l’interesse si possa estendere ad altri benefit a oggi non erogati».

Anche se allo stato attuale i quadri aziendali sono pressoché completi, in quanto i recenti inserimenti hanno completato il fabbisogno delle risorse aziendali necessarie, non si esclude il possibile inserimento di particolari profili con elevata professionalità nei settori tecnici assicurativi e statistico attuariali.

«Mentre in merito all'alternanza scuola lavoro - conclude il direttore del personale - pur avendo valutato le potenzialità di un programma del genere, l'azienda non ha potuto aderirvi in quanto le elevate attività progettuali in corso avrebbero reso poco presente e non del tutto efficace la necessaria attività di tutoring da applicare in progetti di questo natura. Non escludiamo in un non lontano futuro la possibilità di attivare tali percorsi formativi. Al contrario sono stati attivati percorsi di avvicinamento alle attività professionali attraverso formule di stage convenzionate con le Università».



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