Ogni giorno 1 milione di italiani usa mezzi condivisi
di Redazione
Indagine Aniasa: il 60% degli automobilisti favorevoli a vettura connessa per la sicurezza. Pronti a rinunciare alla privacy sui dati del veicolo ma non dello smartphone

Il noleggio - si legge - si conferma cartina di tornasole del quadro economico e del livello di fiducia del Paese, nonché pilastro del
settore automotive (1 auto immatricolata su 4 è a noleggio) che costituisce l'11,1% del PIL e il 16,6% del gettito fiscale. Nel dettaglio, lo scorso anno il settore del noleggio e del vehicle sharing ha complessivamente registrato una crescita della flotta che
ha superato il milione di veicoli in circolazione (1.092.000 unità e + 12% rispetto al 2017) e del fatturato, ormai vicino ai 7 miliardi di euro (+10%). Il positivo andamento ha subito un deciso rallentamento nella seconda parte dell'anno con le immatricolazioni che, dopo anni di crescita in doppia cifra, hanno rallentato la corsa (482.000, +0,4%), pur confermando la significativa incidenza sull'intero mercato automotive (quasi il 25%). I dati relativi al primo trimestre del 2019 hanno confermato la rilevanza del settore e il contestuale rallentamento del trend di nuove immatricolazioni (-14%).
settore automotive (1 auto immatricolata su 4 è a noleggio) che costituisce l'11,1% del PIL e il 16,6% del gettito fiscale. Nel dettaglio, lo scorso anno il settore del noleggio e del vehicle sharing ha complessivamente registrato una crescita della flotta che
ha superato il milione di veicoli in circolazione (1.092.000 unità e + 12% rispetto al 2017) e del fatturato, ormai vicino ai 7 miliardi di euro (+10%). Il positivo andamento ha subito un deciso rallentamento nella seconda parte dell'anno con le immatricolazioni che, dopo anni di crescita in doppia cifra, hanno rallentato la corsa (482.000, +0,4%), pur confermando la significativa incidenza sull'intero mercato automotive (quasi il 25%). I dati relativi al primo trimestre del 2019 hanno confermato la rilevanza del settore e il contestuale rallentamento del trend di nuove immatricolazioni (-14%).
"La diffusione della mobilità a noleggio produce immediati benefici per la sicurezza sulle nostre strade grazie a veicoli di ultima generazione, correttamente manutenuti e spesso dotati di avanzati sistemi di assistenza alla guida, con un impatto
concreto in termini di sostenibilità ambientale - sottolinea Aniasa -. Le vetture in locazione (tutte Euro 6) oggi possono contare su
emissioni decisamente ridotte rispetto a quelle del parco circolante nazionale, tra i più anziani d'Europa: meno della metà (se a benzina) e due terzi (se diesel) in meno di monossido di carbonio, il 50% in meno di ossido di azoto e -70% di emissioni di idrocarburi incombusti".
concreto in termini di sostenibilità ambientale - sottolinea Aniasa -. Le vetture in locazione (tutte Euro 6) oggi possono contare su
emissioni decisamente ridotte rispetto a quelle del parco circolante nazionale, tra i più anziani d'Europa: meno della metà (se a benzina) e due terzi (se diesel) in meno di monossido di carbonio, il 50% in meno di ossido di azoto e -70% di emissioni di idrocarburi incombusti".
Il 60% degli automobilisti italiani si dice pronto a rinunciare alla privacy e a condividere i dati relativi all'utilizzo del veicolo che guida ma non del proprio telefonino e solo se questo sacrificio può portare vantaggi alla propria sicurezza. È questo il dato più significativo che emerge dalla ricerca "L'auto connessa vista da chi guida. Il ruolo e i rischi dei dati nell'industria dell'auto", effettuata da ANIASA in collaborazione con Bain&Company, presentata oggi a Milano. I servizi per cui viene accettato un monitoraggio esterno sono quelli che "possano aumentare la sicurezza personale e dell'auto, come la localizzazione in caso di emergenza o furto, la diagnostica da remoto e la manutenzione predittiva". Non si tratta di una rinuncia a cuor leggero perché, si legge nel commento allo studio, "persistono timori su possibili accessi ai dati, violazioni della privacy o hackeraggio del veicolo". Nei prossimi 3-4 anni, ricordano dall'associazione che all'interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi
di mobilità, saranno consegnati 125 milioni di auto connesse. Nel 2017 il mercato relativo a questa tecnologia valeva più di
60 miliardi di euro a livello globale, con una previsione di crescita del 260% stimata nell'arco dei prossimi otto anni. I numeri del fenomeno, quindi, sono importanti. L'indagine, basata sulle risposte di un campione rappresentativo di 1.200 automobilisti, evidenzia come l'interesse sul tema connessione stia crescendo.
di mobilità, saranno consegnati 125 milioni di auto connesse. Nel 2017 il mercato relativo a questa tecnologia valeva più di
60 miliardi di euro a livello globale, con una previsione di crescita del 260% stimata nell'arco dei prossimi otto anni. I numeri del fenomeno, quindi, sono importanti. L'indagine, basata sulle risposte di un campione rappresentativo di 1.200 automobilisti, evidenzia come l'interesse sul tema connessione stia crescendo.
Per quello che riguarda i benefici per la sicurezza attesi dall'utilizzo di sistemi telematici, gli intervistati hanno risposto indicando la localizzazione in caso di emergenza e in caso di furto (14%), la navigazione evoluta (11%), la connettività con strade 'smart' (11%). Funzionalità e servizi che l'80% del campione sarebbe disposto a pagare, il 37% spendendo sino a 500 euro. "In generale - conclude il report - gli automobilisti si dimostrano molto pragmatici e sono ben disposti a condividere dati che portino benefici pratici e tangibili, come l'assistenza stradale, la manutenzione predittiva, la riduzione dei premi assicurativi, la diagnostica remota del veicolo. In tutti questi casi un 50% è "abbastanza disposto" e un 20-30% è "molto disposto" alla condivisione. Il discorso cambia quando si tratta dei dati afferenti la sfera personale, come quelli di telefono/rubrica o i dettagli dell'infotainment. Ben 7 su 10 ritengono che la legislazione attuale non sia sufficiente a tutelare la privacy dei consumatori".
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