Auto nuova, quale alimentazione scegliere?

Il diesel demonizzato, la benzina sotto accusa, l'elettrico ancora acerbo, i problemi del gas. La motorizzazione ibrida pare al momento l'opzione migliore. Ecco pregi e difetti di tutte
October 12, 2017
Auto nuova, quale alimentazione scegliere?

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Metano e GPL: mi attacco alla canna del gas

In calo nelle preferenze degli italiani, dopo il boom di quando era incentivata, l’alimentazione a gas è scelta attualmente dal 7,8% di chi acquista un’auto nuova con una netta prevalenza del GPL sul metano. Buona scelta per chi percorre molta strada, non ha fretta e ha necessità di limitare al minimo le spese per i consumi. Nei primi mesi del 2017 le immatricolazioni di auto bifuel a gas sono cresciute grazie anche ai venti contrari che soffiano sulle auto diesel e i blocchi del traffico per le Euro 5 a gasolio e nuovi modelli sono arrivati sul mercato. Riassumendo: GPL e Metano sono convenienti se si percorrono almeno 20mila km l’anno. Se l’auto nasce a gas (e non è quindi frutto di una trasformazione successiva) andrà considerato che una vettura a GPL costa mediamente più dell’omologa a benzina e meno della sorellina a gasolio (mentre una metano costa più di entrambe), e che va tenuto conto di ingombri interni ridorri per far spazio alle bombole, e prestazioni molto meno brillanti, soprattutto nel caso del metano. Anche la manutenzione è più complicata (tagliandi più frequenti, revisione delle bombole ogni 4 o 5 anni e sostituzione delle stesse nel caso del GPL dopo 10 anni). Infine il rifornimento: il GPL ormai si trova quasi ovunque, il metano no. Insomma, un percorso con molti vantaggi e molti ostacoli.

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