Resta un'opportunità per conoscere il mondo delle imprese

I Pcto possono aiutare gli studenti a orientarsi e a scegliere la professione futura. Oltre a ridurre il disallineamento tra domanda e offerta. Un Premio "ad hoc" è giunto alla VII edizione
February 24, 2025
Resta un'opportunità per conoscere il mondo delle imprese
Job&Orienta | Un premio all'alternanza scuola lavoro
Prima si chiamava alternanza scuola-lavoro. Ora sono i Pcto: i percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento. Sono obbligatori per tutti gli studenti dell'ultimo triennio delle scuole superiori, rappresentano un requisito d'ammissione alla maturità 2025 e sono oggetto di esame orale. L'ex alternanza scuola-lavoro, introdotta nel 2003, prevede una parte di formazione teorica in aula e un periodo di esperienza presso un'azienda o un ente, sia pubblico che privato, scelto per svolgere la fase pratica. Lo scopo principale è quello di avvicinare gli studenti al mondo delle imprese, consentendo loro di muovere i primi passi nel settore lavorativo e di acquisire competenze e conoscenze utili per il futuro. «Si tratta di una modalità importantissima per i ragazzi inseriti nei percorsi scolastici, perché permette loro di affacciarsi al mondo del lavoro, di fare delle esperienze apprendendo cose che negli ambiti scolastici è più difficile imparare, come il senso di responsabilità, di collaborazione e tutte quelle che oggi si chiamano soft skill. Aspetti che oggi le aziende valutano ancor prima delle competenze e si imparano più facilmente in un ambiente di lavoro che tra i banchi di scuola», spiega Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere.
Nonostante le critiche e alcuni incidenti anche mortali che hanno visto protagonisti alcuni studenti, i Pcto restano uno strumento valido per imparare a conoscere le dinamiche aziendali. Soprattutto possono aiutare gli studenti a orientarsi e a scegliere la professione futura. Oltre a ridurre il disallineamento tra domanda e offerta. Più di due terzi delle imprese italiane, infatti, segnalano difficoltà nel trovare le competenze necessarie per le proprie attività, con criticità particolarmente evidenti nel reperimento di profili tecnici, indicati dal 69,2% delle aziende, e di personale per mansioni manuali, segnalate dal 47,2% a livello nazionale e dal 58,9% nel settore industriale. Le difficoltà appaiono meno significative in relazione alle competenze trasversali, segnalate dal 16,5% delle imprese, e a quelle manageriali, indicate dall’8,3%. Questi dati emergono dall’indagine
Confindustria sul lavoro 2024
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Le difficoltà delle imprese si concentrano soprattutto in settori chiave come la transizione digitale, dove due aziende su tre segnalano problemi nel trovare competenze adeguate. Anche l’internazionalizzazione rappresenta un’area critica per circa un terzo delle imprese, mentre la transizione green viene indicata dal 15,1% delle aziende come un ambito in cui è complesso reperire figure specializzate.

Per far fronte a queste problematiche, le imprese italiane puntano su diverse soluzioni. La formazione del personale interno rappresenta la risposta principale, adottata dal 59,7% delle aziende. Molte realtà, pari al 49% del totale, si affidano a consulenze esterne per colmare i gap di competenze, mentre quasi un terzo (28,5%) partecipa a iniziative educative territoriali, come gli Its Academy, i Pcto e i tirocini curriculari.

L’incidenza del mismatch varia a seconda del settore e delle dimensioni aziendali. Nel comparto industriale, il 73,5% delle imprese dichiara difficoltà nel reperire competenze, contro il 65% nel settore dei servizi. La percentuale cresce con la dimensione dell’impresa, passando dal 64,8% nelle piccole realtà, al 72,8% nelle medie, fino al 77,6% nelle grandi aziende.

«Le imprese italiane faticano a trovare profili adeguati in molti settori strategici, segno di un forte disallineamento tra competenze richieste e offerte. A peggiorare il quadro, contribuiscono il calo demografico e l'invecchiamento della popolazione, che amplificano la carenza di lavoratori, rendendo necessario aumentare la partecipazione al mercato del lavoro e attrarre immigrati qualificati. Il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro non riguarda solo le imprese, ma l’intero Paese, compromettendone lo sviluppo economico. Serve un approccio sistemico che coinvolga istituzioni, aziende e sistema educativo in uno sforzo comune e coordinato per rispondere a questa sfida», afferma Lucia Aleotti, vicepresidente di Confindustria con delega al Centro Studi.

«L’indagine Confindustria sul lavoro dimostra come le imprese, nonostante il mismatch di competenze, reagiscano collaborando con il sistema educativo attraverso Pcto, apprendistati e Its Academy, supportate da associazioni territoriali e di categoria. Il suo valore emerge anche dall’inclusione tra le fonti della lettera del ministro Valditara indirizzata agli studenti delle scuole medie e alle loro famiglie, confermandola come uno strumento utile per comprendere i trend del mercato e per orientare i giovani verso percorsi formativi in linea con le esigenze del lavoro. Un contributo prezioso anche per l’orientamento dei giovani», aggiunge Riccardo Di Stefano, delegato del presidente di Confindustria per Education e Open Innovation.
La formazione del personale emerge, quindi, come uno degli strumenti più efficaci per superare le carenze di competenze. Nel 2023, il 57% delle imprese italiane ha investito in attività formative, ma questa percentuale sale al 66% tra le aziende che hanno dichiarato difficoltà di reperimento. Il fenomeno è particolarmente evidente nel settore industriale, dove si registra una differenza di 18 punti percentuali rispetto alla media generale, con un picco del 21,6% tra le piccole imprese.

Un premio all'alternanza
Oltre 3.500 studenti coinvolti, 261 scuole e Its Academy partecipanti e 385 progetti inviati: è il bilancio della VII edizione del Premio Storie di alternanza e competenze, promosso da Unioncamere e da 37 Camere di commercio per dare visibilità a racconti di alternanza realizzati nell’ambito dei Pcto, di alternanza rafforzata, di tirocini curriculari e di percorsi di apprendistato (I e III livello) realizzati dagli studenti degli Istituti scolastici italiani del secondo ciclo di istruzione e degli Its Academy su diverse tematiche che vanno dalla sostenibilità ambientale alla transizione digitale e intelligenza artificiale all’inclusione sociale, dal turismo e ospitalità al made in Italy e cultura, dall’agroalimentare alla meccatronica, dall’educazione finanziaria e all’imprenditorialità.
Dodici gli istituti formativi (Licei, Istituti tecnici e professionali, Its Academy) che si sono aggiudicati l’ambìto riconoscimento consegnato nel corso di Job&Orienta, il salone dell’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro. Sono state assegnate anche tre menzioni speciali sulle tematiche meccatronica, turismo e ospitalità in collaborazione con Federmeccanica, Federalberghi e Fipe, nonché due menzioni speciali per il tutor d’eccellenza aziendale e scolastico in collaborazione con il ministero dell’Istruzione e del Merito. I progetti sono stati elaborati e realizzati con il contributo di docenti, studenti e giovani degli Its Academy, degli Istituti scolastici italiani del secondo ciclo di istruzione, con la collaborazione dei tutor interni ed esterni.
I 385 progetti presentati dimostrano che gli studenti si sono confrontati con una ampia varietà di opportunità formative che le scuole, insieme alle imprese e alle istituzioni dei territori hanno offerto loro. Tra le tematiche nel cui ambito si sono realizzate le esperienze di alternanza la più gettonata è quella inerente le Competenze di cittadinanza per lo sviluppo sostenibile (31%), seguita dalle Competenze per l’imprenditorialità (20%) e dalla Sostenibilità ambientale (12%). A seguire, Transizione digitale e intelligenza artificiale (8%), Made in Italy e cultura (7%), Turismo e ospitalità (6%), Inclusione sociale (5%), Meccatronica (4%), Agroalimentare (4%), Educazione finanziaria (2%).
Nel complesso sono stati 3.500 i progetti presentati nel corso delle sette edizioni che si sono susseguite dall’istituzione del premio nel 2017 e che hanno coinvolto 38mila studenti.

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