Le sfide digitali al tempo di Giubileo e Olimpiadi
Attese 429 milioni di presenze. Ma il 70% dei ristoranti non è ancora pronto. Nel solo settore Horeca mancano 258mila addetti

L'Italia si prepara ad accogliere un flusso turistico record di 429 milioni di presenze, trainato da eventi come il Giubileo e le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026. Tuttavia, il settore Horeca si trova ad affrontare una doppia emergenza: la drammatica carenza di personale - con 258mila posizioni scoperte secondo Confcommercio - e un preoccupante ritardo nella digitalizzazione. Secondo l'ultima analisi di Qromo emerge che solo il 2% delle attività nella ristorazione ha abilitato un sistema di ordini e pagamenti integrato utilizzando soluzioni tecnologiche a supporto del proprio business per ridurre tempi di attesa e assembramenti. Per Francesco Basile, fondatore e ceo di Qromo, «i recenti dati segnalati dall'Enit alla Bit di Milano confermano un trend straordinario per il turismo italiano, con un contributo al Pil nazionale del 10,8% nel 2024 e proiezioni di crescita fino al 12,6% entro il 2034, anche grazie a eventi come il Giubileo e le Olimpiadi di Milano-Cortina. Tuttavia, il settore rischia di non essere preparato a gestire questi picchi di domanda. La nostra esperienza con i grandi eventi dimostra che la digitalizzazione può fare la differenza: abbiamo registrato riduzioni dei tempi di attesa fino al 40% e incrementi dello scontrino medio del 39%. La tecnologia può compensare efficacemente la carenza di personale, permettendo di ottimizzare le risorse esistenti e mantenere alta la qualità del servizio». Il paradosso è evidente: mentre il turismo rappresenta il 10,8% della ricchezza nazionale, solo una minima parte degli operatori ha adottato soluzioni tecnologiche avanzate per la gestione di ordini e pagamenti. Una situazione che rischia di compromettere la capacità del settore di cogliere le opportunità offerte da questi eventi storici. «La trasformazione digitale non è più un'opzione. È una necessità per garantire che l'esperienza dei visitatori durante queste importanti occasioni sia all'altezza delle aspettative, contribuendo al successo di tutto l'ecosistema Paese. In vista delle Olimpiadi e del Giubileo, è fondamentale che il settore si attrezzi con soluzioni tecnologiche accessibili e di facile implementazione», aggiunge Basile.
La rivoluzione digitale
Il 70,8% degli italiani usa le tecnologie digitali per prenotare le proprie vacanze. La percentuale sale all'80,4% nella fascia d'età tra i 16 e i 17 anni e aumenta tra i laureati e tra i cittadini più digitalizzati e attenti alla sostenibilità. È quanto emerge dal rapporto Sustainable Turism. La ricerca utilizza l'indice DiSitm (Digital Sustainability Index) per analizzare la propensione dei cittadini che abitano nei grandi centri e nei piccoli centri urbani verso la digitalizzazione e/o la sostenibilità e analizza i comportamenti degli italiani rispetto alle app per il turismo con particolare attenzione a quelle che aiutano i turisti a fare scelte più sostenibili sotto il profilo economico, ambientale e sociale (app per la prenotazione di alberghi, hotel e ristoranti eccetera).
Tra i dati più rilevanti: il 64,4% degli intervistati è convinto che la continua evoluzione del digitale come l'Ia-Intelligenza artificiale porterà a ulteriori miglioramenti dell'esperienza utente nel brevissimo, ovvero già nei prossimi sei mesi. Soprattutto lo pensano i ragazzi tra i 16 e i 17 anni e i cittadini più digitalizzati e attenti alla sostenibilità (68,7%). «La ricerca evidenzia come il digitale si confermi un potente motore di sviluppo per l'intero settore turistico - spiega Stefano Epifani, presidente della Fondazione per la Sostenibilità Digitale -. È essenziale guidare le scelte e i comportamenti dei viaggiatori, incoraggiandoli a sfruttare maggiormente gli strumenti digitali e a privilegiare soluzioni di viaggio più sostenibili. Il turismo, infatti, ha un impatto significativo sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica, e le tecnologie digitali potrebbero svolgere un ruolo chiave nel ridurlo in modo efficace».
Tra i dati più rilevanti: il 64,4% degli intervistati è convinto che la continua evoluzione del digitale come l'Ia-Intelligenza artificiale porterà a ulteriori miglioramenti dell'esperienza utente nel brevissimo, ovvero già nei prossimi sei mesi. Soprattutto lo pensano i ragazzi tra i 16 e i 17 anni e i cittadini più digitalizzati e attenti alla sostenibilità (68,7%). «La ricerca evidenzia come il digitale si confermi un potente motore di sviluppo per l'intero settore turistico - spiega Stefano Epifani, presidente della Fondazione per la Sostenibilità Digitale -. È essenziale guidare le scelte e i comportamenti dei viaggiatori, incoraggiandoli a sfruttare maggiormente gli strumenti digitali e a privilegiare soluzioni di viaggio più sostenibili. Il turismo, infatti, ha un impatto significativo sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica, e le tecnologie digitali potrebbero svolgere un ruolo chiave nel ridurlo in modo efficace».
L'Italia è tra i Paesi europei in cui il turismo incide maggiormente sull'economia, contribuendo per circa l'11% al valore aggiunto nazionale e registrando 458,5 milioni di presenze nel 2024 (+2,5%). Il settore ha un forte effetto moltiplicatore: ogni 100 miliardi di euro spesi ne generano 255 in Pil, con ricadute su alloggio, ristorazione e manifattura. Secondo dati Istat, riportati nello studio, il turismo sostiene il 12% degli occupati e, nel 2024, la spesa turistica totale è stimata in crescita a 110 miliardi di euro (da 108 nel 2023). Tuttavia, l'aumento è trainato dagli stranieri (+6,9%), mentre i turisti italiani calano (-6,5%). Per il 2025 si prevede un trend positivo, con prenotazioni effettuate con maggior anticipo e soggiorni più brevi, segno di una maggiore attenzione ai costi.
«Le potenzialità dell’intelligenza artificiale per le pmi italiane sono immense e ancora in gran parte inesplorate - dichiara Egidio Murru, co-fondatore di Webidoo - e lo dimostrano i dati: solo il 7,7% delle aziende la utilizza, e tra le poche imprese che integrano l’AI nei propri processi, solo il 36% la utilizza per finalità di marketing. Questo evidenzia una generale tendenza a sottostimare le sue potenzialità ma anche un significativo margine di crescita. Sicuramente è una grande occasione per le pmi, in particolare del settore turistico, e questi eventi sono l’occasione perfetta per riuscire a diffondere una cultura del digitale come strumento strategico per la crescita delle aziende».
La fiera del digitale
Il settore del turismo e della ristorazione richiede oggi risposte tempestive per colmare il divario tra domanda e offerta di lavoro e sopperire così alla carenza di personale. Con oltre 750 mila unità nel quinquennio 2023-2027, sono il commercio e il turismo le filiere con un fabbisogno occupazionale più ampio in valore assoluto (Unioncamere-Anpal). Secondo Enit-Agenzia nazionale del turismo, il 2024 ha registrato un incremento del 15% nelle presenze turistiche in Italia rispetto al 2023 e sono migliaia le ricerche aperte in tutta Italia, sia di figure operative generiche sia di profili specializzati. Per rispondere al mismatch settoriale e alla difficoltà di trovare personale, CVing, realtà digitale italiana specializzata in e-recruiting e fiere digitali, dal 2020 parte del Gruppo Umana, ha organizzato la II edizione della Tourism Talent Week. La fiera ha offerto un’opportunità unica per le aziende del settore turistico e alberghiero di incontrare nuovi candidati, presentare le proprie realtà e attrarre talenti. La Tourism Talent Week 2025 è uno spazio virtuale dinamico all’interno del quale CVing ha messo a disposizione delle aziende strumenti innovativi di digital recruiting tra cui: stand virtuali interattivi per accogliere i candidati e presentare il proprio brand aziendale e le posizioni aperte; strumenti di video colloqui integrati, che consentiranno alle aziende di avviare le selezioni direttamente durante la fiera. L’evento, pensato per accogliere candidati di tutte le età e livelli di esperienza, era rivolto a professionisti del settore turistico e della ristorazione, neolaureati, giovani diplomati e tutti coloro che desideravano avviare o consolidare una carriera nel turismo. Per le aziende, la Tourism Talent Week ha rappresentato l'occasione ideale per presentare le proprie offerte di lavoro, entrare in contatto con nuovi talenti e costruire una pipeline di candidati per affrontare le sfide del futuro. Per i candidati, invece, la fiera ha offerto una finestra sul settore turistico, fornendo loro informazioni preziose, opportunità concrete e la possibilità di entrare in contatto diretto con aziende del settore.
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