In Grecia sciopero generale contro la giornata infinita di 13 ore

Mobilitazione contro l'ultima misura annunciata dal governo conservatore Mitsotakis che ha già introdotto la settimana di sei giorni e la possibilità di restare al lavoro sino a 74 anni
September 30, 2025
In Grecia sciopero generale contro la giornata infinita di 13 ore
Ansa | Una manifestazione nel centro di Atene, oggi sindacati di nuovo in piazza
Mentre i Paesi del Nord Europa sperimentano con successo la settimana corta e studiano politiche di conciliazione sempre più avanzate in Grecia si assiste ad un pericoloso scardinamento dei diritti dei lavoratori con misure, dalla pensione a 74 anni alle 13 ore di lavoro, che fanno discutere. I principali sindacati greci tornano oggi in piazza con uno sciopero generale di 24 ore per protestare contro il nuovo disegno di legge sul lavoro, voluto dal governo conservatore di Nea Dimokratia, che permette, tra le altre cose, ad uno stesso datore di lavoro di chiedere al dipendente di lavorare fino a 13 ore al giorno in base ad un accordo volontario, con aumento della retribuzione del 40%.
Il disegno di legge - di cui non è ancora stata decisa la data del voto in parlamento - stabilisce che i dipendenti potranno lavorare 13 ore al giorno (superando di 5 ore la tradizionale giornata) per non più di 37 giorni all'anno.
Una imponente manifestazione è prevista oggi nel centro di Atene intorno a mezzogiorno, mentre altri raduni sono attesi nelle principali città del Paese. A seguito dello sciopero, indetto dalla Confederazione generale dei lavoratori greci Gsee e dal sindacato dei lavoratori pubblici Adedy, sono previste interruzioni dei servizi nelle amministrazioni locali, negli ospedali pubblici, nelle scuole, nei trasporti urbani, nei porti e nelle ferrovie.
I sindacati: la resistenza umana ha dei limiti, siamo tornati al Medioevo. "Dobbiamo inviare un messaggio chiaro al governo: con questa proposta di legge sta smantellando ciò che resta dei nostri diritti sindacali", ha dichiarato, in un comunicato, il Gsee."La resistenza umana ha dei limiti", ha ribadito, denunciando: "Il governo dimostra di non essere interessato all'equilibrio tra lavoro e vita privata, alla salute e alla sicurezza sul posto di lavoro". Per il sindacato comunista Pame, la riforma punta a "legalizzare la schiavitù moderna". Le sigle sindacali chiedono, oltre al ritiro della proposta di legge, anche l'aumento dei salari e contratti di lavoro collettivi.
Le altre riforme del diritto del lavoro del governo Mitsotakis. Attualmente, la legge ellenica prevede già la possibilità di lavorare 13 ore al giorno, ma solo per due diversi datori di lavoro. Si tratta di una norma inserita in una più generale riforma del diritto del lavoro iniziata due anni fa e che ha suscitato già molte proteste di piazza. La Grecia, dicono i cittadini, assiste ad un pericoloso ritorno al passato, con le lancette dei diritti sindacali tornate al Medioevo. Il governo di Kyriakos Mitsotakis, appena rieletto nel giugno del 2023 ha approvato una legge che permette ai dipendenti di lavorare fino a 74 anni, ovvero sette anni oltre l’età pensionabile. Ha poi aggiunto altre misure che vanno tutte nella stessa direzione di dare mano libera ai datori di lavoro: la settimana lavorativa di sei giorni, il licenziamento di un dipendente senza preavviso entro il primo anno e un periodo di prova fino a sei mesi per gli impiegati. Previste anche pesanti limitazioni al diritto di sciopero. Chi ostacola il lavoro dei colleghi, per esempio con il picchettaggio, può essere multato (sino a 5mila euro) o finire in carcere per sei mesi.
Per il governo si tratta di riforme varate per eliminare il lavoro sommerso e aumentare il tasso di occupazione. I sindacati e l’opposizione affermano invece che si tratta di un attacco ai diritti dei lavoratori, un vero e proprio imbarbarimento.

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