Crescono le imprese dell'ospitalità
di Redazione
Un vero e proprio boom in Puglia e a Matera. Nella Capitale della cultura 2019 in cinque anni c'è stato un aumento del 137,5%
Crescono hotel e ancora di più bed and breakfast in Italia, con un vero e proprio boom in Puglia e a Matera, la Capitale della cultura 2019 dove in cinque anni c'è stato un aumento del 137,5%. Secondo un'elaborazione della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza e Lodi, in Italia dal 2014 al 2019 il numero di imprese nel settore è passato da 44mila a 54mila in cinque anni (+23%) con 323mila occupati (+17%) e un giro d'affari di 16 miliardi di euro. Solo fra i b&b e affittacamere, che sono 14.925, la crescita è stata del 68%. Nel settore dell'accoglienza, Roma è prima con 4.915 imprese (+5,2% rispetto al 2018, +65,8%), seguita da Bolzano 4.271 (+1,6% e +5,1%), Napoli 2.520 (+9,6% e +35) e Rimini che con 2.042 ditte conosce invece una lievissima flessione: -0,7% in un anno e -0,1% in cinque. Performance significative quelle di Milano che con 1.401 imprese è cresciuta del 7% dallo scorso anno e del 40% dal 2014 e Bari che in cinque anni segna un + 150,8% di hotel e un + 284,9% di bed and breakfast. A Bologna i b&b (325) hanno superato gli hotel (231).
«Bisogna puntare sulla qualità, sulla diversificazione dell'offerta, non solo commerciale, mettendo in evidenza il patrimonio che noi abbiamo in maniera permanente: museo e siti archeologici, artigiani e ristoratori di qualità - ha sottolineato Valeria Gerli della Camera di Commercio -. Occorre orientare e indirizzare i visitatori alla scoperta di tutte le proposte, anche quelle minori e di nicchia».
In Lombardia il settore è cresciuto del 26% con le imprese che sono passate da circa 3mila a oltre 4mila in cinque anni, i dipendenti che sono arrivati a 41mila (+22%) e un giro d'affari di circa tre miliardi di euro.
«Dal nuovo codice identificativo che sta per introdurre il governo su scala nazionale - ha aggiunto Maurizio Naro, presidente Federalberghi Milano, Lodi, Monza e Brianza - ci aspettiamo che emergano anche le attività non imprenditoriali per dare una visione più completa e corretta dell'ospitalità in Italia. Una azione positiva per rafforzare il sistema turismo del Paese».
«Bisogna puntare sulla qualità, sulla diversificazione dell'offerta, non solo commerciale, mettendo in evidenza il patrimonio che noi abbiamo in maniera permanente: museo e siti archeologici, artigiani e ristoratori di qualità - ha sottolineato Valeria Gerli della Camera di Commercio -. Occorre orientare e indirizzare i visitatori alla scoperta di tutte le proposte, anche quelle minori e di nicchia».
In Lombardia il settore è cresciuto del 26% con le imprese che sono passate da circa 3mila a oltre 4mila in cinque anni, i dipendenti che sono arrivati a 41mila (+22%) e un giro d'affari di circa tre miliardi di euro.
«Dal nuovo codice identificativo che sta per introdurre il governo su scala nazionale - ha aggiunto Maurizio Naro, presidente Federalberghi Milano, Lodi, Monza e Brianza - ci aspettiamo che emergano anche le attività non imprenditoriali per dare una visione più completa e corretta dell'ospitalità in Italia. Una azione positiva per rafforzare il sistema turismo del Paese».
© RIPRODUZIONE RISERVATA






