lunedì 3 aprile 2023
Un filmato di venti minuti racconta, con le immagini del parco americano di Yosemite e quelle di cronaca afghana, la storia di rinascita delle giovani salvate dall'ong Ascend
Le ragazze afghane dell'arrampicata ora studiano in Usa

“Crescendo in una società dominata dagli uomini, ti viene sempre ricordato che sei debole. È questo il motivo per cui ho iniziato ad arrampicare. Per dimostrare a me stessa che sono forte, mentalmente e fisicamente". Parola di Mina Bakhshi, giovane arrampicatrice afghana portata negli Stati Uniti, insieme con altre 130 persone, all'indomani del 15 agosto 2021 per sfuggire ai taleban, dalla piccola ong Ascend fondata da Marina LeGree. Un filmato di venti minuti racconta, con le immagini del parco americano di Yosemite e quelle di cronaca afghana, la loro storia di rinascita.

“Siamo passati dall’essere un’organizzazione che dava potere alle ragazze in Afghanistan a una che evacua e reinsedia i rifugiati”, dice Marina LeGree.

Cinque giovani afghane sono state trasferite in North Carolina. Le alpiniste dello Yosemite Search and Rescue (Yosar), Merryn Venugopal e Michelle Pellette, hanno stabilito un legame con il gruppo, per introdurlo alle sfide del climbing nello Yosemite. “L'obiettivo di Ascend è quello di dare forza alle donne attraverso la leadership e l’arrampicata”, spiega Alison Kaplan, Climbing Ranger del Parco Nazionale dello Yosemite. “Sembra che molte delle donne che hanno fatto parte di questa comunità abbiano condiviso il desiderio di aiutare altre donne e di portarne ancora di più nella community dell’arrampicata”.

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